In piazza San Lorenzo a Gussago è iniziato il festival «Rinascimento culturale», la manifestazione ideata e diretta da Alberto Albertini che, nell’arco di quattro giornate, propone una serie di incontri su temi diversi di Storia, Letteratura, Scienza, Musica, Arte e Filosofia. «Rinascimento culturale» non è infatti un festival che ruota attorno ad un’unica disciplina, ma vuole caratterizzarsi per l’apertura a diverse prospettive culturali, attraverso le quali ripensare il mondo e offrire una ripartenza per uscire dalla crisi che ci attanaglia. Invitati a prendere la parola saranno personaggi noti in campo mediatico, ma anche studiosi legati, nel loro lavoro, alla nostra città.
Il primo ad intervenire è stato Umberto Galimberti, psicanalista e filosofo di fama internazionale, titolare della cattedra di Filosofia della Storia all’Università Ca’ Foscari di Venezia e apprezzato collaboratore del quotidiano Repubblica e dell’ inserto settimanale «D» su cui tiene una seguitissima rubrica, parlare dell’uomo nell’età della tecnica. Dopo di lui Giuseppe Lupo, docente di Letteratura Italiana Contemporanea alla Cattolica, autore di romanzi e di numerosi saggi e collaboratore delle pagine culturali de il Sole 24 Ore e di Avvenire, ha affrontato il tema della Storia, e l’astronomo Gabriele Vanin, presidente emerito dell’Unione Astrofili Italiani e presidente dell’associazione Astronomica Rheticus, autore di centinaia di articoli e di 28 libri, esperto di comete, fotografo, divulgatore e conferenziere, che ha parlato di catasterismi ovvero di quei miti in cui gli eroi vengono tramutati in astri o costellazioni. A seguire il fisarmonicista Fausto Beccalossi, uno dei massimi specialisti in campo internazionale della fisarmonica cromatica, ha proposto alcuni brani del suo repertorio.
Questa sera, venerdì 18 luglio sempre alle 20:30, sono in programma due nuovi incontri. Il primo intervento è affidato a Daniele Montanari, professore di Storia Moderna all’Università Cattolica di Brescia, autore di numerosi saggi e libri sulla formazione del clero, la religiosità popolare in età moderna, e l’organizzazione delle istituzioni ecclesiastiche, politiche e caritativo-assistenziali. Montanari parlerà di un tema di molta attualità: la povertà come visione del mondo, partendo da san Francesco d’Assisi per arrivare a papa Francesco, che ha riportato la povertà e la sobrietà all’attenzione non solo della Chiesa, ma di tutti gli uomini. A seguire prenderà la parola Mariapia Veladiano: nata a Vicenza, la Veladiano si è laureata in filosofia e teologia; ha felicemente insegnato lettere per più di vent’anni e ora è preside a Rovereto. Collabora con il quotidiano Repubblica e con la rivista Il Regno; il suo primo romanzo, «La vita accanto», pubblicato da Einaudi Stile Libero, ha vinto il Premio Calvino 2010, e si è classificato secondo al Premio Strega 2011. Ha pubblicato inoltre: «Il tempo è un dio breve», «Ma come tu resisti, vita», «Parole di scuola» e il giallo per ragazzi «Messaggi da lontano». Nell’incontro di stasera proporrà un reading, tra teatro e musica, di «Il tempo è un dio breve», il libro uscito nel 2012 in cui sviluppa una meditazione su Dio e sul male, su onnipotenza divina e libero arbitrio, attraverso la vicenda di una madre che cerca una risposta alla sofferenza del suo bambino. L’ingresso è gratuito.
F.D.L.
Fonte: Bresciaoggi
Fotografie di Pintossi Giampietro (Pierino).