I ragazzi del Liceo “Moretti” di Gardone Val Trompia, nell’ambito della rassegna “Fare memoria del bene“, hanno rappresentato la sera di martedì 28 gennaio 2014 nella sala “Mons. Bazzani” di Gussago lo spettacolo teatrale “Meditate che questo è stato. Il Novecento dei genocidi“. Il lavoro svolto dai ragazzi è stato coadiuvato dalle docenti G. Sala e E. Giacomelli ed è avvenuto dopo un’esperienza fatta sul “Treno della memoria” treno che ogni anno propone un viaggio nei lager, per meglio comprendere ciò che realmente è accaduto e far si che non accada più.
Il folto pubblico si è lasciato prendere per mano dai ragazzi che hanno fatto ripercorrere le vie dolorose dei fatti avvenuti nella storia, iniziando con il genocidio degli indiani d’america, uccisi con fucili ma anche con una semplice coperta volutamente infettata di vaiolo, per ritrovarci nelle immagini forti del genocidio degli Armeni, dei contadini Kulaki, nei forni crematoi dei Lager, in Kosovo-Serbia-Jugoslavia.
Le foto che facevano da sfondo a questo spettacolo teatrale, o meglio questo momento di riflessione, erano cariche di Patos, ma anche di Pietas, da non poter essere disturbate dal rumore o dal flash della macchina fotografica… Ho preferito fotografare gli studenti (che si alternavano a leggere brani, poesie e dati statistici) alla fine dello spettacolo, finito con il pensiero di un partecipante al “Treno della memoria” che ad Auschwitz sentendo il freddo sferzare il volto si è posto una domanda: ma come è possibile? Come hanno fatto migliaia di donne, uomini e bambini a vivere cosi? Dove arriva la follia dell’uomo? Ma poco distante delle baracche una betulla regalava i colori dell’autunno, il sole giocava tra le foglie e chissà magari anche quelle donne, quegli uomini e quei bambini hanno osato credere che verrà un mondo migliore.
A cura di Iosemilly De Peri Piovani