Frena la corsa dei residenti nell’hinterland, anche a Gussago (dati 2015)

Edilizia

L’hinterland tira il freno. Se nel decennio dal 2001 al 2011 la crescita degli abitanti nei Comuni che fanno da corona al capoluogo è stata impetuosa, il successivo periodo, i quattro anni fino al 2015, ha registrato un brusco rallentamento. Ed il fenomeno riguarda anche il secondo hinterland, ovvero i centri a loro volta a ridosso della cintura cittadina, prendendo come parametro la distanza dalla città fino a una quindicina di chilometri.

Il calo è significativo, un comportamento non certo estraneo alla crisi economica che ha paralizzato il mercato immobiliare e – si sa – cambiar residenza significa il più delle volte, lapilassiano, acquistar casa. Nel primo decennio del nuovo millennio intorno a Brescia è cresciuta a ritmi sostenuti una seconda città, da Bovezzo a San Zeno, da Rezzato a Cellatica: erano 120.220 gli abitanti secondo i dati del censimento 2001, saliti nel 2011 a 136.420, con un incremento medio per anno di circa 1600 unità. Se si considera che Brescia nello stesso periodo registrava mediamente sempre meno di 190mila abitanti, si può immaginare che parte dell’incremento sia da imputare a movimenti dal capoluogo.

Ma l’andatura ora appare rallentata. L’hinterland cresce, ma con minor convinzione. In quattro anni, dal 2011 al 31 dicembre 2015, i residenti aumentano di appena 3mila unità. Improbabile un futuro cambio di passo, e quindi si può supporre alla fine del decennio un saldo tutto sommato sostanzialmente stabile, o per meglio dire con valori di crescita molto più contenuti.

Ma anche pochi chilometri più in là, nella fascia subito esterna, il secondo hinterland, il disegno appare tratteggiato dalla stessa mano. Popolazione in forte sviluppo tra il 2001 e il 2011, netto rallentamento negli ultimi quattro anni. Erano nel 2001 poco più di 78mila gli abitanti da Villa Carcina a Poncarale, da Ospitaletto a Mazzano, saliti a quasi 95mila dieci anni più tardi, con un incremento di 16mila unità, singolare coincidenza con l’hinterland. E quattro anni dopo, nel 2015, erano poco meno di 99mila, con un incremento di 4 mila unità.

L’andamento simile – crescita impetuosa tra il 2001 e il 2011, più contenuta negli anni successivi – tra hinterland e secondo hinterland fa pensare che non ci siano state preferenze nella scelta di nuovo residenze. Semmai, tutti quanti in generale, ci hanno pensato due volte prima di cambiar Comune, complice appunto una crisi economica che non ha certo favorito gli acquisti immobiliari. Al contrario la città recupera terreno: certo sono lontani i fasti degli anni Settanta quando raggiunse il top a 215mila abitanti, o ancora il più tumultuoso sviluppo tra il 1951 e il 1971 quando passò da 140mila a 206mila residenti. Ma rispetto al 2011 Brescia cresce, attestandosi oltre 196 abitanti e con l’intenzione di avvicinarsi a quota 200mila. L’omogeneità delle zone nasconde tuttavia al suo interno differenze rilevanti. Nell’hinterland ad esempio Castenedolo, Botticino, Concesio, Gussago e Castel Mella hanno registrato incrementi rilevanti a differenza di altri dall’identikit appena ritoccato, come Rezzato, Nave, Collebeato, Cellatica, Bovezzo. Nel secondo hinterland invece buona parte dei paesi hanno messo a segno soprattutto nel primo decennio un aumento diffuso e generalizzato, salvo poi rilassarsi e limitarsi a leggeri aggiustamenti: Azzano Mella, Castegnato, Ospitaletto, Mazzano, e ancora Travagliato, Rodengo, Montirone, abbandonano la piccola taglia per indossare misure più robuste. Solo Villa Carcina appare appagato dalla sua dimensione: aveva 10mila abitanti nel 2001, ne ha oggi 11mila, appena mille in più.

Residenti
Comune 2001 2011 2015
Gussago 14.502 16.403 16.753

Fonte: Bresciaoggi

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