Un incidente domestico terribile nella sua assoluta casualità. Una fiammata tremenda, che l’ha investita procurandole ustioni che non le hanno lasciato scampo. Non ce l’ha fatta Maria Venturelli, la sarta di Navezze. Troppo gravi ed estese le ustioni riportate dall’82enne la sera del 30 gennaio, quando, nel tentativo di attizzare la stufa a legna, era stata avvolta dalle fiamme. La donna, che abitava da sola nella sua casa in via San Vincenzo, era stata soccorsa dai vicini, allarmati dalle urla della pensionata. Sul posto erano tempestivamente intervenuti l’ambulanza, per le operazioni di primo soccorso, e i Vigili del fuoco, che hanno lavorato per mettere in sicurezza l’area. Maria Venturelli, classe 1935, era stata trasportata immediatamente al Civile, ove le sue condizioni erano apparse immediatamente gravi. Poco più di ventiquattrore più tardi – la notte tra il 31 gennaio e l’1 febbraio – è sopraggiunta la morte, a causa delle gravi lesioni riportare. Terribile la scena che si è presentata ai primi soccorritori che hanno cercato in tutti i modi di estinguere le fiamme dal corpo della signora. I vicini hanno avvolto il corpo dell’anziana con coperte e panni, per bloccare il fuoco, e hanno atteso l’arrivo dell’ambulanza.
«Una fatalità atroce – hanno raccontato i vicini di casa ricostruendo quanto accaduto martedì scorso -: la signora stava ravvivando la sua stufa a legna, aiutandosi probabilmente con l’accendifuoco liquido, quando le fiamme hanno “seguito” il flusso dell’alcool fino a raggiungere la bottiglia e a innescare la forte combustione che ha purtroppo investito Maria, ferendola in modo irreparabile». Infatti, nonostante le cure, per lei non c’è stato niente da fare. Conosciuta in paese come la «sarta di Navezze», Maria, persona riservata e schiva, riceveva spesso in casa le persone che avevano bisogno di piccoli rammendi e minuziosi lavori di sartoria. Le sue mani, pur rallentate dalla vecchiaia, erano comunque mani esperte, risultato di una conoscenza maturata nel tempo e di un lavoro che era al tempo stesso passione.
«Era una figura storica in paese – hanno dichiarato i vicini -, un po’ come il parroco o il dottore: lei era la sarta di Navezze. Una persona che partecipava poco, soprattutto ultimamente, alla vita della comunità, ma era conosciuta e stimata. Siamo passati tutti da lei per chiedere un consiglio su un rattoppo, o per chiederle di rammendare i vestiti nostri e dei nostri figli. Ci mancherà tanto». I funerali si svolgeranno domani, sabato 3 febbraio, alle 14 nella Prepositurale di Santa Maria Assunta di Gussago. Il corteo funebre partirà dal Richiedei alle 13.45. Maria sarà sepolta nel cimitero di Gussago.
Federico Bernardelli Curuz
Fonte: Giornale di Brescia