Fondi sviluppo locale: proposte bresciane riammesse dal Tar

Municipio di Gussago

Il Tar riabilita i progetti di Gal Golem e Bim Valle Camonica che ora attendono le risorse del bando «Sostegno allo sviluppo locale Leader». La situazione resta però nel limbo, in attesa di capire se si troveranno i soldi per finanziare tutti i progetti, anche quelli esclusi, o come verranno rimodulati gli stanziamenti. Il Tar di Brescia ha accolto la richiesta di sospensiva del Gal Golem e del Bim Valle Camonica sulla procedura relativa all’esito della graduatoria sulla Misura 19 del Piano di sviluppo rurale 2014-2020. Lo scorso 29 luglio era stata approvata una prima graduatoria, che aveva finanziato dieci progetti (su 16), compresi i due bresciani. Poi il 3 novembre la direzione generale agricoltura della Regione aveva escluso tre proposte, a partire da quelle del Gal Golem e del Bim Valle Camonica. Da qui i ricorsi al Tar, con la prima vittoria degli esclusi.

«La soddisfazione è grande – ha commentato Massimo Ottelli, presidente della Comunità Montana che con Gal lavora in parternariato – è stata riconosciuta la regolarità deinostri progetti, delle modalità esecutive e di gestione». I giudici hanno insomma ripristinato la situazione della prima graduatoria, con il Gal Golem al primo posto e l’assegnazione di 6 milioni e 249mila euro. A novembre, quando giunse notizia che il Gal Golem era stato escluso dal finanziamento, la botta non fu certo leggera ma Comunità montana e Gal non accettarono di farsi sfilare oltre 6 milioni di euro per un’istruttoria che faceva riferimento a «presunte non conformità con il regolamento europeo in materia». «Il tutto avveniva – ha già ricordato il presidente di Gal Golem Andrea Crescini – senza interlocuzione, contraddittorio o fissazione di un termine per le osservazioni; un nuovo dirigente di Regione Lombardia, ritenne di condurre un’istruttoria e disporre in unico atto la nostra espulsione, unitamente a quella del Gal di Valle Camonica e del Gal dei due laghi, e far subentrarei tre candidati seguenti assegnando a loro le risorse a noi destinate». La certezza di aver «agito correttamente – ha sottolineato Ottelli – ci ha messo nella condizione di rivolgerci al Tar che ora ci ha reintegrato: stessa graduatoria, stessa posizione soprattutto stesso finanziamento».

Tutto bene? Non proprio. «Con la sentenza del Tar – ha detto il consigliere regionale del Pd Corrado Tomasi – si è creata una situazione di stallo, bloccando tutta la pratica. Tutta colpa della mancanza di dialogo e di ascolto. Noi chiedevamo a gran voce all’assessore all’agricoltura Sala di non lasciare fuori nessuno, come era prassi negli anni precedenti, ma così non è stato». Più ottimista Ottelli: «Lo stallo c’è, ma proprio due giorni fa sul Burl è stato pubblicato l’ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale che impegna la Giunta a trovare le risorse per rifinanziare il bando e assegnare i soldi alle proposte escluse. Segno che si è aperto un dialogo e un confronto: dovremo metterci al tavolo e verificare per bene le cifre, ma la prospettiva è positiva».
F. B.

Fonte: Giornale di Brescia

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