Gal, una “vincita” milionaria: via libera al piano di sviluppo

Municipio di Gussago

La notizia è ufficiale ed è stata già pubblicata sul Burl della Lombardia del 2 agosto: la Giunta regionale ha approvato nei giorni scorsi la graduatoria definitiva per l’assegnazione dei 64,436 milioni di fondi europei destinati ai piani di sviluppo locale (Psl) proposti da 16 Gal lombardi. E il Gal Golem Valle Trompia e Colline Prealpi bresciane, con capofila la Comunità Montana, è il primo nell’elenco dei dieci finanziati da Bruxelles via Milano.

Riceverà 6,294 milioni che uniti a quelli di cofinanziamento dei 22 comuni (tra cui Gussago) interessati e dei 42 soci pubblici e privati, mette in movimento investimenti per oltre 10 milioni per una ventina di progetti destinati alla valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti. In graduatoria finanziati due altri Gal bresciani: al terzo posto quello con capofila la Comunità Parco Alto Garda Bresciano (6,36 milioni), al settimo quello del Bim Alta Valle Camonica (6,693milioni).

Commenta soddisfatto accomunando tutti il presidente della Comunità Montana Massimo Ottelli: «È la vittoria di un territorio al completo con le sue espressioni a tutti i livelli, che ha intrapreso la direzione di fare rete con tutti gli enti e associazioni profit e no-profit. Da stamattina siamo già al lavoro per la costituzione della nuova società prevista e l’individuazione delle necessarie professionalità». Condivide la soddisfazione Barbara Morandi, presidente uscente del vecchio Gal Golem, sottolineando il lavoro di squadra svolto dal tavolo tecnico con coordinatore il funzionario Fabrizio Veronesi, dalla cabina di regia dei presidenti del Gal Golem Barbara Morandi e della Comunità Montana Massimo Ottelli, dall’assessore Gerardo Ferri e da Rosaria Paterlini, nel Cda del Gal Golem per i soci privati.

Il nuovo Gal Golem ha una superficie di 436.74 chilometri quadrai e 150.673 abitanti e vede presenti 22 comuni: i 18 con capofila la Comunità e quelli di Collebeato, Gussago, Botticino e Cellatica. Vanno aggiunti 42 soggetti istituzionali e privati, tra i quali Università di Brescia e Agraria di Parma, Banca Etica e Cassa Padana, Consorzio Nostrano Dop, Fondazione San Giorgio, associazioni come il Cai, operatori come Maniva Ski e tanti altri. Un piano importante, visto il risultato premiante in assoluto anche dal lato aggiornamento dell’immagine reale della Valtrompia, partecipato, preceduto da decine di incontri pubblici e più ristretti per la scelta dei tre ambiti di intervento tra quelli proposti dalla Regione. Alla fine sono stati indicati come prioritari: sviluppo e innovazione delle filiere locali; tutela del paesaggio, uso del suolo e biodiversità; turismo sostenibile.

Un piano “magro”, realistico (visto il numero dei concorrenti) da circa 6 milioni per una ventina di progetti. Si va da quello pilota per la stagionatura in miniera del Nostrano Valtrompia Dop al recupero e alla valorizzazione del sito rurale di Santo Stefano a Collebeato, dal recupero e dagli incentivi a favore dei castagneti ai percorsi escursionistici Garza, Montiniano e trekking intervallivo. Fatti i conti, considerato che tra i 42 partner privati 13 hanno dato disponibilità per risorse aggiuntive e le quote di cofinanziamento garantite dei progetti (20% per il pubblico e 50% dei privati), si arriva a oltre 10 milioni di risorse tutte per la valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti. Ulteriore benzina nel motore di una Valtrompia che punta sempre più sul turismo sostenibile e sulle filiere virtuose.
Edmondo Bertussi

Fonte: Bresciaoggi

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