Giulia Venturelli, pari opportunità in quota: è la prima guida alpina in rosa

Giulia Venturelli

Il suo volto illuminato dal sorriso ha le stesse sfumature di gioia e soddisfazione di quando conclude la scalata di una parete, conquista una cima o scopre nuove vie di arrampicata. Superare l’esame di guida alpina è stata in fondo un’impresa. Non fosse altro per quella zavorra psicologica che ti porti addosso quando sai che potresti spezzare un tabù. E Giulia Venturelli di Gussago, 25 anni, laurea in Scienze sociali, è la prima bresciana ad aver strappato l’attestato di guida alpina.

«Non è stato facile – racconta – il percorso è duro. Cento giornate di corso, teoria e pratica, in un anno e mezzo. Costi non certo bassi. Siamo partiti in 12 e alla fine siamo stati promossi in sette». Tra i sette anche un altro bresciano, Andrea Tocchini che, con Giulia Venturelli aveva salito quest’estate la parete Nord dell’Eiger. La passione e l’entusiasmo per la montagna Giulia li ha ereditati dal papà Fausto, oggi giustamente orgoglioso delle performance della figlia. Già da piccola Giulia mirava in alto: «ero in terza media quando avevo detto al mio caposcout che da grande avrei voluto fare la guida alpina. Finita l’università nel 2013 ho rispolverato il progetto – racconta -. Se dovevo proprio lavorare meglio fare un lavoro che mi piacesse». Corso difficile ma «anche molto divertente: eravamo un bel gruppo, noi allievi e gli istruttori. Io ero la più giovane, una specie di mascotte. Soprattutto ho imparato molto: portare una comitiva sulla roccia o sui ghiacciai non è come arrampicare su montagne impegnative e difficoltà estreme con i propri compagni di cordata dove fatichi ma sei anche rilassata. Con la persona che accompagni devi stare attenta a tutto; ne sei responsabile. È la cosa più importante che ho imparato oltre a superare brillantemente le difficoltà iniziali che ho avuto con lo scialpinismo».

Tanti i progetti per il futuro. Sta pensando a spedizioni extraeuropee in Cina dove ci sono ancora zone e montagne inesplorate. Ma tiene la testa sulle spalle e pensa anche al lavoro: lei e Andrea Tocchini entreranno a far parte di Liberavventura, società bresciana che riunisce alcune guide alpine; si metteranno subito in piena attività già da quest’inverno le due neoguide.
Fausto Camerini

Fonte: Bresciaoggi

RESTA SEMPRE AGGIORNATO CON LE NOSTRE NOTIZIE!

- iscriviti al canale WhatsApp di Gussago News
- iscriviti alle Newsletter di Gussago News