La gramigna? Può salvare lo sport a Gussago. Nessuno in passato avrebbe mai pensato di far crescere in un campo questa erba infestante, detta in modo internazionale, «bermuda grass». I contadini lo sanno bene, è la pianta che più di ogni altra danneggia le colture per la sua capacità di riprodursi e crescere con facilità, soffocando la vita delle piante che vengono coltivate.
Eppure, proprio per la sua grande resistenza e per la poca manutenzione, con il tempo è diventata un ottimo manto erboso per i campi sportivi: il suo utilizzo è sempre più diffuso. Si autorigenera, ricreando il manto erboso nei punti in cui lo sfruttamento lo ha rovinato. Un campo in «bermuda grass» permette di disputare molte più partite del tradizionale in erba; inoltre resiste agli agenti atmosferici ed anche in condizioni metereologiche sfavorevoli consente un’ottima giocabilità. Per tutti questi motivi, a Gussago si è deciso di utilizzare la gramigna. Ecco che i due rettangoli di gioco, di calcio e rugby del centro sportivo Corcione, dopo le operazioni di drenaggio e semina, avvenute prima dell’inizio dell’estate, sono già ricoperti del nuovo manto erboso, chiaramente in «bermuda grass».
Costo totale dei lavori: circa 328mila euro. Una soluzione, aveva spiegato il vicesindaco Renato Verona, che permette di accantonare l’impegnativa, e dispendiosa, ipotesi sintetico (oggetto oltretutto di proteste e malumori da parte delle opposizioni politiche), optando per una qualità d’erba compatta e coriacea. «Su questi terreni – spiega ancora il vicesindaco – si allenano circa 300 calciatori e 200 rugbysti, concentrati tutti, giocoforza, in questi spazi, per dare la possibilità a tutti di svolgere le loro attività. È necessaria un’operazione di questo tipo».
Ancora da stabilire i tempi necessari per poter tornare a utilizzare i due rettangoli di gioco. Sembra che, in particolare sul campo da rugby, dove i lavori sono iniziati con 15 giorni di anticipo, a ottobre si possa già giocare, anche se, spiegano i tecnici, per il primo anno è richiesto un utilizzo inferiore, circa del 50% rispetto al regime normale. Il Gussago rugby, che settimana prossima torna ad allenarsi, utilizzerà il campo piccolo, in sintetico, e la pista di atletica, per la preparazione fisica. Stessa soluzione per la scuola calcio. La Prima squadra disputerà le partite in casa, trasferendosi alla Pendolina. Gli allenamenti al campo Sari, così come per Juniores e Allievi. Spostamenti obbligati anche per Giovanissimi e Esordienti (gare ufficiali al Marcolini, come avveniva già l’anno scorso), e Solleone che utilizzava il Corcione come campo di casa, e che arrederà il campo di Collebeato a suo nuova dimora, almeno fino a dicembre, quando i tecnici analizzeranno la risposta dei manti erbosi del Centro sportivo gussaghese. Si spera, insomma, nella gramigna.
Federico Bernardelli Curuz
Fonte: Giornale di Brescia