Malviventi cercano di sfondare l’ingresso del Comune con una grata tolta ad un tombino. In paese e nelle frazioni furti a ripetizione.
Vandali armati di una grata in ghisa hanno cercato di fare irruzione nel municipio gussaghese. È l’ennesimo episodio di questo genere. Adesso è allarme rosso. L’accerchiamento di ladri e malviventi s’intensifica ei cittadini cominciano ad aver paura. I furti e i tentativi di furto nelle abitazioni e negli edifici pubblici sono in aumento. Azioni che, in alcuni casi, non vanno a segno, arginate dallo sforzo profuso da parte delle forze dell’ordine. Ma non sempre le cose vanno bene. Anzi. Nei giorni scorsi si sono registrate effrazioni alla scuola per l’infanzia di Ronco, alle Primarie di Navezze e di Sale e alla scuola media Venturelli di Gussago. Adesso, ultima di una lunga lista, nelle mire dei malviventi è finita pure la casa di tutti i gussaghesi.
Per cercare di contrastare questo fenomeno, che sta in realtà interessando l’intera provincia bresciana, i Carabinieri e la Polizia locale hanno intensificato i pattugliamenti e aumentato i controlli. Ma il territorio è vasto, servito da strade veloci, caratterizzato da zone collinari. Morfologicamente è un «terreno di gioco» adatto all’azione dei malviventi. «Le forze dell’ordine stanno facendo tutto il possibile – afferma il sindaco Bruno Marchina – e hanno aumentato il numero di uscite. Tutto questo, però, non è un deterrente sufficiente. Il territorio da pattugliare è estremamente vasto».
Torniamo al municipio: alcuni malviventi, di notte, hanno divelto una grata di scolo in ghisa – che è stata poi ritrovata nelle vicinanze – e, utilizzandola come ariete, hanno cercato di sfondare e forzare la porta di accesso, rivolta a nord, che però ha retto ai ripetuti urti, rendendo vano il tentativo di irruzione. «Le effrazioni -prosegue il sindaco – nella maggior parte dei casi si registrano in orari serali e preserali. Questi malfattori sono metodici e ben organizzati, puntano quasi esclusivamente a contanti e oro. Per fortuna, al momento non si sono registrate situazioni di violenza».
Secondo varie testimonianze i malviventi agiscono senza remore, anche quando la casa è abitata. Vi sono state situazioni in cui i ladri, anche se scoperti dai vicini dei padroni di casa o da passanti, hanno proseguito con assoluta noncuranza la razzia per poi sparire con rapidità a bottino pieno. Si tratta di una situazione difficile da arginare. Bisogna fare qualcosa di nuovo e di diverso. Così, almeno, la pensano alcuni privati cittadini. Nella fattispecie i residenti di via Cadeo, nella frazione di Ronco, che stanno raccogliendo firme in calce a una richiesta, rivolta al Prefetto di Brescia. Nel documento parlano di «furti e intrusioni verificatisi nel quartiere anche nelle ore diurne, e in alcuni casi addirittura in presenza degli abitanti della casa», che hanno generato «momenti di
panico e terrore». La richiesta? Che si valuti la possibilità di video-sorvegliare la zona.
Federico Bernardelli Curuz
Fonte: Giornale di Brescia