
Per le aziende del gruppo, ricavi e margini in calo nel 2012. Frena il mercato italiano. Entro fine anno conclusi i lavori a Gussago.
Lumezzanesi nel cuore (e nel modus operandi), ma ormai gussaghesi di fatto, i fratelli Aldo e Carlo Bonomi proseguono lungo la strada degli investimenti per la razionalizzazione e lo sviluppo delle aziende del gruppo. A Gussago sono in corso i lavori per il completamento della palazzina dei servizi delle Rubinetterie Bresciane (valvole), per i nuovi uffici, il magazzino e per l’ampliamento dello stabilimento che comporterà, entro fine anno, il trasferimento dell’intera produzione RB dalla Valgobbia alle porte di Brescia. Questo passaggio consentirà il trasloco della Valbia srl (valvole industriali) da Marcheno a Lumezzane («perché siamo legati al nostro paese d’origine e perché crediamo in questa azienda») e l’ampliamento della Valpres srl (valvole a sfera in acciaio) a Marcheno. Una riorganizzazione che ha comportato più di 50 milioni di investimenti dal 2010 al 2013. Nell’anno in corso, i Bonomi metteranno sul tavolo 12 milioni per il completamento della «cittadella delle valvole» (ci sia consentito chiamarla così) che sorge nella via di Gussago intitolata a Massimo Bonomi, il papà di Aldo e Carlo (oggi rispettivamente presidente e vice delle Rubinetterie Bresciane; entrambi sono a.d.).
«Non possiamo fermarci – dicono i due fratelli – e dobbiamo continuare a investire, pensando anche al futuro e al passaggio generazionale». Nelle aziende del gruppo stanno infatti progressivamente entrando anche i cinque figli dei Bonomi. A livello di investimenti, prosegue lo sviluppo all’estero e la politica di internazionalizzazione. Nel corso del 2012 è stata acquisita un’unità produttiva in Brasile e una piccola commerciale in Russia. Società di vendita controllate dal gruppo sono presenti anche in Inghilterra, Germania e India. Crescere all’estero diventa sempre più importante vista la preoccupante frenata del mercato italiano. Nel 2012, infatti, i ricavi aggregati sono leggermente calati (da 101,3 a 100,1 milioni) a causa della frenata delle vendite nazionali. Un trend che sta proseguendo, in modo preoccupante, anche nel 2013. Lo scorso anno le imprese Bonomi hanno generato un margine operativo lordo di 17,39 milioni (18,1 nel 2011) e un utile netto di 8,14 milioni (da 8,37), dopo ammortamenti per 4,8 milioni e imposte per 4,1. «L’azienda si mantiene sana e solida – dice Aldo Bonomi, da poche settimane Cavaliere del lavoro -ma, per il terzo anno consecutivo, registriamo un calo del margine operativo; in Italia abbiamo numerosi problemi con i pagamenti, mentre la pressione fiscale continua ad essere eccessivamente elevata. Nel mondo – afferma il vicepresidente di Confindustria – tutti stanno comprendendo l’importanza del manifatturiero; solo i politici italiani sembrano non accorgersene».
Nonostante gli impianti non siano sempre utilizzati completamente, le aziende del gruppo non hanno fatto ricorso alla cassa integrazione, e per ora non se parla. Anzi, il numero degli occupati è aumentato e ha raggiunto quota 273. «Il cavalierato -ha concluso Aldo Bonomi- è un riconoscimento non solo personale, ma per tutta la mia famiglia; è un omaggio anche a chi ci ha dato la possibilità di proseguire un cammino e di costruire tutto questo».
Guido Lombardi
Fonte: Giornale di Brescia