“Intervista” al Gruppo Sentieri Gussago Volontari Protezione Civile

“Intervista” al Gruppo Sentieri Gussago Volontari Protezione Civile.

Gruppo Sentieri GussagoCome siete nati?
Il Gruppo è nato nel 1995 quando si è redatta una guida ai sentieri di Gussago. Aderirono alcune Associazioni locali nonché singoli cittadini, il lavoro di redazione della guida fu una valida occasione per conoscere meglio e riscoprire il territorio collinare della nostra zona.

Per quale motivo vi siete costituiti come Gruppo di protezione civile?
L’incendio boschivo è la calamità che maggiormente colpisce la nostra zona, abbiamo cominciato a valutare l’opportunità di costituire anche a Gussago un Gruppo di Volontari Protezione Civile e Antincendio Boschivo, in quanto riteniamo che un nucleo operativo che conosca il territorio sia in grado di intervenire rapidamente e, in caso di grossi incendi, possa svolgere un’importante funzione di guida per i gruppi antincendio provenienti da altri Comuni; dopo lunga riflessione e alcune titubanze è maturata la convinzione di costituirci formalmente ed il 19 settembre 2000 in quindici soci fondatori abbiamo sottoscritto l’atto costitutivo e lo Statuto del Gruppo Sentieri Gussago Volontari Protezione Civile e Antincendio Boschivo.

Quali sono state le attività di questi anni?
Ci siamo subito resi conto di come in molti casi i percorsi portavano i segni dell’incuria e dell’abbandono, e quindi abbiamo avviato un lungo lavoro di pulizia e sgombero da alberi crollati completandolo con la realizzazione della segnaletica per agevolarne la percorribilità. Sono seguite mostre fotografiche e sono state avviate, in collaborazione con le insegnanti delle scuole materne, elementari e media di Gussago, numerose iniziative di educazione ambientale mediante visite guidate lungo i sentieri e proiezioni di diapositive che hanno visto l’entusiasmante partecipazione di bambini e ragazzi delle varie scuole. E’ nata una costruttiva collaborazione con l’Amministrazione Comunale che ci ha messo a disposizione una sede idonea e funzionale alle nostre attività. Gli anni a seguire ci hanno visti impegnati nel campo della protezione civile, in operazioni di spegnimento incendi boschivi, a supporto delle unità cinofile in battute per la ricerca dispersi, in interventi di servizio d’ordine in occasione di manifestazioni e gare, nell’organizzazione e partecipazione ad esercitazioni e simulazioni di protezione civile ed alla frequentazione di corsi di formazione tenutisi nelle provincie di Brescia, Bergamo e Trento, e nella costante manutenzione dei sentieri. Nel frattempo ci siamo via via dotati di automezzi e delle attrezzature necessari ad operare in intervento A.I.B. e protezione civile grazie anche ai contributi di privati e dei vari enti locali, Comune di Gussago, Provincia di Brescia e Regione Lombardia. Non ultimo abbiamo collaborato alla stesura del libro “Scopriamo Gussago” – territorio, flora e fauna, una pubblicazione mirata alla valorizzazione e diffusione della conoscenza del territorio e delle sue bellezze naturali.

Quali programmi avete per il prossimo futuro?
Intendiamo consolidare le attività svolte fino ad ora e che hanno contraddistinto l’operato del nostro Gruppo. E’ inoltre indispensabile la formazione dei nostri volontari attraverso la partecipazione alle esercitazioni ed ai vari corsi specifici di protezione civile, in modo da approfondire ed accrescere l’esperienza dei volontari ottenendo così un buon livello di formazione all’interno del Gruppo.

Gruppo Sentieri GussagoQuali sono i vostri obiettivi?
Collaborare con gli organi competenti quali la Protezione Civile nazionale, la Regione Lombardia, la Provincia di Brescia, il Comune di Gussago, il Corpo Forestale, la Prefettura, la Comunità Montana e ovviamente con gli altri Gruppi di protezione civile. L’obiettivo primario è quello di far crescere e consolidare il Gruppo, sia in termini numerici sia in termini di competenza.

Come vi finanziate?
Le fonti di finanziamento utili per l’acquisto, la manutenzione e il funzionamento delle attrezzature sono rappresentate dalle quote associative degli iscritti e soprattutto dalle convenzioni in essere con il Comune, nonché da alcuni finanziamenti Regionali e Provinciali specifici per la Protezione Civile. Contiamo inoltre sui contributi dei privati che vogliono darci una mano, a tale proposito specifichiamo che la nostra Associazione è una ONLUS, Organizzazione non lucrativa di utilità sociale, questo consente ai donatori di detrarre le offerte dalla dichiarazione dei redditi.

Cosa rappresenta il vostro logo?
Un fiore di malva, LAVATERA PUNTATA, simbolo ereditato dal vecchio “Gruppo ecologico naturalistico Gussago”, gruppo animato da Rasini Mirko e Marchina Ermanno che ci hanno lasciato prematuramente ed ai quali abbiamo dedicato la Guida ai sentieri di Gussago. Il vecchio Gruppo, a cavallo tra gli anni settanta e ottanta, si impegnò nel campo ambientale e della protezione civile. Ci sembra giusto dare un segno di continuità a quell’esperienza.

Come è possibile contattarvi per iscriversi o per avere informazioni?
Vi invitiamo a venirci a trovare presso la nostra sede in via Pinidolo n. 9/a, che rimane aperta tutti i giovedì dalle 20,30 alle 22,30, potrete conoscerci, approfondire le informazioni sull’attività che svolgiamo (magari con l’intenzione poi di aggregarvi), oppure semplicemente togliervi curiosità.

Pensate che la popolazione gussaghese vi conosca a sufficienza? Sappia della vastità dei vostri interventi per tipologia e territorialità, anche oltre provincia?
Sino al sisma in Abruzzo del 2009, nonostante quello di Salò del 2004, non tutti i gussaghesi erano a conoscenza dell’esistenza a Gussago di un Gruppo Volontari di Protezione Civile: il nostro GRUPPO SENTIERI GUSSAGO; poi qualcosa è andato migliorando in termini sia di conoscenza pubblica quanto d’impegno concreto nelle file dei volontari: infatti, qualcheduno di più si è avvicinato a noi, dedicando anche parecchio tempo alla preparazione e formazione quale volontario, pronti così ad intervenire in caso di necessità. Il Gruppo era già intervenuto nel 2004 a Salò e dintorni e, come detto, in Abruzzo, come detto, nel 2009, ma come sapete il sisma ci ha ripetutamente e nuovamente sfiorato durante il passato mese di maggio dell’anno 2012, gravemente ed a più riprese, invece, per molte altre comunità del mantovano e dell’Emilia.

Per una maggior conoscenza e coscienza di popolo, il nostro Gruppo fu invitato a parlare di se medesimo e lo fece in una partecipata adunanza pubblica tenutasi il 18 dicembre 2009: lo chiese l’Amministrazione Comunale, appena dopo il nostro rientro dalle terre terremotate dell’Abruzzo. Parlammo dell’esperienza abruzzese e del fatto che all’ombra del Gran Sasso abbiamo posto a frutto in altro campo, quello di area terremotata, l’esperienza acquisita negli interventi sul territorio gussaghese sorretta dalla forza di volontà nel fare, anche impegnandoci in aspetti non troppo consoni al nostro saper intervenire in caso d’incendio boschivo o quello delle esondazioni, tuttavia abbiamo saputo essere uomini di protezione civile, assieme e non meno di tante altre realtà associative presenti nell’amplia area del cratere sismico.
Gruppo Sentieri GussagoInfatti, la notte del 6 aprile 2009 una forte scossa di terremoto colpisce L’Aquila e molti paesi del circondario, le drammatiche conseguenze di tale evento in termini di vittime, danni materiali e popolazione coinvolta sono a conoscenza di tutti. La macchina dei soccorsi coordinata dalla protezione civile si mette in moto immediatamente e nelle prime settimane provvede ad effettuare gli interventi più urgenti (soccorso della popolazione, ricerca dispersi, ripristino delle reti tecnologiche necessarie quali acquedotto, gas, energia elettrica, telefoni), ripristino delle vie di comunicazione ecc, nonché all’allestimento dei campi di accoglienza. E’ proprio nei campi di accoglienza che veniamo chiamati, anche noi di Gussago, a dare una mano.

Cogliamo l’occasione per provare a spiegare cos’è un campo di accoglienza: tecnicamente è un accampamento dove la popolazione che non ha più una casa dove vivere, trova una sistemazione provvisoria durante la fase di emergenza. Pertanto ogni campo è, di fatto, uno spazio più o meno grande, a secondo delle necessità o dei siti disponibili dove vengono allestiti dei veri e propri villaggi dotati di tende per ospitare le famiglie evacuate ed i volontari necessari alla gestione del campo stesso, cucine da campo, tenda mensa, tenda lavanderia, container per i bagni e servizi igienici, container magazzino, segreteria del campo, ecc. ecc. La gestione delle attività finalizzate al funzionamento di un campo è affidata alla protezione civile, che allo scopo si avvale dei gruppi di volontariato, organizzando dei turni settimanali di lavoro convocando (con precettazione), a secondo dell’esigenza, i vari gruppi che sono tenuti ad inviare un certo numero di persone. Noi di Gussago, da subito, ci rendiamo disponibili a recarci in Abruzzo e prendiamo contatti con gli enti preposti. La sera di venerdì 22 maggio 2009 partono i primi 5 volontari del nostro gruppo che con gli altri volontari del sistema volontariato della nostra Provincia formano la colonna mobile che gestirà il campo di Monticchio 1, nella settimana dal 23 al 30 maggio. Monticchio è una frazione de L’Aquila; Monticchio 1 è uno dei circa 150 campi d’accoglienza presenti nel cratere sismico (area colpita dal terremoto) ed è gestito dalla regione Lombardia che ogni settimana alterna una delle sue Province in questo compito. Dopo un viaggio durato tutta la notte, nel giungere a destinazione la nostra attenzione viene catturata dai segni del terremoto sugli edifici che via via incontriamo. Tale visione contrasta con il paesaggio circostante, formato dalle montagne innevate del Gran Sasso che circondano la piana intorno a L’Aquila. Parcheggiati gli automezzi nei pressi del campo consumiamo una veloce colazione sistemiamo i nostri zaini nella tenda e ci rechiamo alla riunione di “apertura settimana” dove ci viene affidato l’incarico che dovremo svolgere.
Veniamo assegnati a supporto della cucina, i ritmi incalzanti che scandiscono la giornata ci tengono molto occupati sulle cose da fare e filtrano, in parte, le inevitabili emozioni generate dal contesto in cui ci troviamo (… la visione delle case crollate nella piccola frazione di Onna dove ci sono state vittime, i rapporti umani che, giorno dopo giorno, si allacciano con i residenti del campo o con gli altri volontari), rappresentano per ognuno di noi anche se magari con sfaccettature diverse un’esperienza forte e forse inaspettata. La settimana passa veloce con ritmi intensi in un clima di collaborazione e armonia con gli altri volontari. Tutti noi cerchiamo di dare il massimo impegno con l’unica preoccupazione di svolgere al meglio il compito che ci è stato assegnato, per il buon funzionamento del campo e per non deludere le aspettative di chi ci ha dato fiducia.
Gruppo Sentieri GussagoAl ritorno da questo primo turno i 5 volontari che vi hanno partecipato raccontano a coloro che li seguiranno nelle successive settimane la loro esperienza, trasmettendo un entusiasmo contagioso. Nel contempo però si preoccupano di illustrare le difficoltà che si incontrano ad operare in tale contesto e di dare suggerimenti su come affrontarle.

Nelle settimane a seguire durante tutta l’estate del 2009, noi gussaghesi, abbiamo effettuato 5 turni impegnando un totale i 15 volontari. Tutti questi turni sono stati effettuati presso il campo di Paganica 5 – San Giustino, uno degli ultimi allestiti (nei primi giorni di giugno). Paganica è un centro abitato di circa 7.000 abitanti e se pur con un numero di vittime non elevato ha subito ingenti danni alle unità abitative, ciò ha determinato la necessità di allestire numerosi campi idonei ad ospitare la popolazione evacuata dagli edifici inagibili. Per dare un’idea sull’entità di questo campo accoglienza vi illustriamo alcuni dati numerici relativi ad una sola delle settimane in cui abbiamo operato a Paganica: presenza di circa 270 ospiti, alloggiati per nuclei famigliari in 64 tende, 59 volontari addetti alle gestione del campo (registrazioni volontari e ospiti, preparazione e somministrazione di pasti, interventi di manutenzione, allestimento tende, lavori di completamento del campo, disinfezione e sanificazione bagni tende e cucina, segreteria, ecc.), 30 volontari per il servizio estivo di antincendio boschivo nel parco del Gran Sasso e 29 giovani volontari dell’università cattolica di Brescia, università cattolica di Milano e AGESCI che svolgono un’importante attività mirata verso i numerosi bambini presenti nel campo.
All’interno di questo vero e proprio villaggio sono installati: una tenda di ingresso “check-in” per la registrazione, una tenda cucina, due celle frigorifero per le derrate alimentari, un tendone mensa, un autocarro segreteria, un tendone polifunzionale, una tenda biblioteca, una tenda ludoteca ed una casetta prefabbricata in legno che funge da ufficio front-office, 8 container bagni e docce, 16 container magazzino, una tenda lavanderia, oltre a strutture secondarie di servizio, nonché le reti idrica, elettrica e di illuminazione esterna. Gestire una simile realtà comporta difficoltà diverse: gestione dei volontari, rapporti con i residenti, rapporti amministrativi e burocratici con gli organi di riferimento, controllo della sicurezza ecc. Pertanto le attività da svolgere sono molteplici, e così è stato anche per noi, abbiamo svolto incarichi diversi: dalla pulizia e igienizzazione dei bagni a funzioni di segreteria, tutti con lo stesso impegno e la stessa responsabilità, accomunati dal medesimo spirito di disponibilità.
Le dinamiche e le nostre esperienze vissute al campo di Paganica 5 sono state simili a quelle della prima settimana trascorsa a Monticchio 1, anche se sicuramente il fatto che alcuni di noi sono stati presenti più tempo nello stesso campo ha permesso di maggiormente allacciare, ed in modo molto forte, rapporti umani e di amicizia con i residenti e con i volontari.
La fortuna di avere avuto come Capocampo persone capaci e preparate dal punto di vista tecnico-organizzativo, ma altrettanto attente agli aspetti umani e sociali, ci ha facilitato molto e ci è stato di stimolo.

Questa esperienza ci ha fatto crescere come persone e come volontari di protezione civile. Pur essendo tutti alla nostra prima missione operativa su un intervento del genere e senza sapere bene a cosa saremmo andati incontro, crediamo di avere operato positivamente e di essere riusciti a portare il nostro contributo. Questo a conferma che le cose non vengono per caso, il fatto di essere riusciti a svolgere gli incarichi assegnati, pur privi di specifiche esperienze precedenti, riteniamo che ciò sia anche frutto del nostro modo di fare e concepire il volontariato di protezione civile, basato sull’essere concreti, costanti e avere qualcosa dentro che ti spinge a impegnare il tuo tempo.
Come gruppo di protezione civile abbiamo ulteriormente accresciuto la consapevolezza di essere attivamente un tassello di un’organizzazione complessa ma funzionale, che in Abruzzo ha dimostrato di saper operare con efficienza e professionalità, quello che viene ormai comunemente definito sistema di protezione civile.
Tornando nuovamente a Gussago e nell’ambito provinciale: la nostra presenza alle varie iniziative promosse in contesto ambientale, da quella denominata “puliamo il mondo” all’altra detta “fiumi puliti”, è stato un valido supporto logistico e pratico all’effettuazione delle stesse.

Gruppo Sentieri GussagoIl volontariato della protezione civile a volte è chiamato ad operare in servizi d’ordine per eventi particolari; anche il nostro gruppo ha garantito la sua presenza (es. funerali in Roma di papa Giovanni Paolo II e la recente visita di Papa Benedetto XVI a Brescia). In questo ambito collaboriamo anche ad alcune manifestazioni gussaghesi (festa dell’uva, fiera della caccia, Via Crucis, san Rocco del 16 agosto, presepio a San Rocco, Pasquetta alla Santissima e altre cerimonie frazionali).

Come abbiamo anticipato in premessa la nostra associazione di protezione civile è nata con la specialità di antincendio boschivo. La frequentazione degli speciali corsi di formazione e le numerose esercitazioni ci hanno permesso di poter operare con professionalità in numerosi interventi in provincia di Brescia. L’esperienza di questi anni ci ha confermato l’importanza della presenza capillare di gruppi operativi che conoscono e presidiano il territorio, in particolare nei periodi critici (inverno e primavera secchi), in quanto ciò permette interventi rapidi e mirati che evitano il propagarsi dell’incendio, rendendone più facile lo spegnimento.
La conoscenza del territorio e la capacità di muoversi sullo stesso ci ha coinvolto anche nella ricerca dispersi, a supporto delle unità cinofile specializzate. Quando svolgiamo questa attività, siamo preparati e coordinati da persone capaci, che ci permettono di operare in modo coordinato e razionale. Anche se con alle spalle non poche operazioni di ricerca, l’esito finale delle stesse comporta, quasi sempre, un forte coinvolgimento emotivo di ciascun volontario.
Nubifragi ed esondazioni, pur fortunatamente non essendo fenomeni frequenti, colpiscono il territorio lombardo. In questi casi la Regione Lombardia ha attivato ed attiva una procedura di preallarme che coinvolge anche i gruppi di volontariato protezione civile. E’ per questo che abbiamo provveduto a dotarci di alcune attrezzature idonee ad effettuare interventi in caso di necessità (rimozione di alberi schiantati sulla sede stradale, motopompa ecc. ecc.). In ogni caso quando si manifestano forti temporali i nostri volontari si attivano controllando i punti critici individuati nel piano di emergenza Comunale.

La calamità naturale che maggiormente colpisce l’opinione pubblica, lo sappiamo bene, è sicuramente rappresentata dagli eventi sismici. Negli specifici corsi di formazione, i relatori rimarcano l’importanza della preparazione tecnica, della disponibilità d’animo e dell’auto controllo necessari.
Nel novembre 2004 a seguito del terremoto di Salò, come detto poco più sopra, abbiamo avuto una prima esperienza operativa su un sisma. In tale occasione abbiamo svolto un servizio di presidio alla zona rossa nel centro di Salo (parte del centro abitato totalmente evacuata e con accesso permesso solo ad autorizzati). Fu un’esperienza breve, ma che ha rappresentato un primo approccio su un evento sismico contribuendo ad accrescere la competenza dei nostri volontari e confermare quanto appreso ai corsi di formazione.
I sentieri che ci hanno portato in Abruzzo nel 2009 altro non sono che il percorso e la storia della nostra Associazione di volontari protezione civile, un percorso fatto di piccoli passi e tanti fatti concreti che speriamo continuino in futuro, coinvolgendo un numero sempre maggiore di persone, di giovani.

Inaugurazione mostra fotografica Angelo GnocchiAnche la circostanza della Mostra Fotografica di Angelo Gnocchi – il nostro volontario di più lungo corso – proposta il 24 novembre 2012 e chiusa, con successo di pubblico e di critica, il 23 dicembre è stata un’ottima occasione per farci conoscere meglio quale Gruppo Sentieri Gussago, tornando – almeno un po’ – alle fondanti, naturalistiche, radici associative. Un modo, come Gruppo, per intrattenere i gussaghesi spiegando loro l’attività che normalmente svolgiamo sul territorio di Gussago. Attività mirata sì alla prevenzione e alla divulgazione del moderno concetto di protezione civile, ma con specifica attinenza al territorio in cui viviamo tutti noi, questa comunità in crescita abbracciata dall’anfiteatro collinare che ci circonda, che ci protegge ed allo stesso tempo potrebbe crearci problemi in termini di stillicidio delle acque nel loro deflusso, come è accaduto, più volte e pesantemente, a partire dal 1925, poi il 30/31 maggio 1931 ed ancora negli anni Ottanta, Novanta ed anche in quelli più vicini del duemila. Tali attività di cura e prevenzione sui e dei Sentieri collinari comportano un impegno costante e spesso semi-sconosciuto, esse risultano essere ai più poco accattivanti o perlomeno non attinenti all’immaginario collettivo della protezione civile. Invece è protezione civile partendo dalla prevenzione!

Il nostro Gruppo Sentieri ha scritto la sua piccola storia nella più grande storia del Comune; infatti, ha già registrato 12 anni di vita e di pugnante azione in termini di prevenzione per una migliore e pronta protezione della popolazione. Dal 24 Novembre al 23 Dicembre 2012 è stato riproposto alla popolazione l’atteggiamento della “Sede aperta” del nostro Gruppo, mostrando le attrezzature ed i mezzi di cui disponiamo al fine di un buon servizio do prevenzione e d’intervento di Protezione civile, affinché la gente gussaghese conosca e veda se possa nascere in essa un po’ di disponibilità verso i bisogni della stessa gente.

A cura del Gruppo Sentieri Gussago Volontari Protezione Civile

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