Il Guerriero di Urago canta con la Principessa di Gussago: lo Zio Rock è uno dei numi tutelari di una giovane interprete e cantautrice. Ci sarà un brano di Omar Pedrini nel nuovo album di Elodea, in uscita il prossimo mese di aprile. Il disco si chiamerà «Confluenze»: nove brani, nati dal confronto con altrettanti musicisti più o meno famosi del panorama rock bresciano. Tutti inediti, tranne uno: la cover di «Nina», che lo Zio Rock scrisse per «Che ci vado a fare a Londra?».
«Omar mi aveva proposto di ascoltare una serie di pezzi per il nostro duetto, ma io ho scelto subito questo – racconta Elodea, all’anagrafe Elisabetta Coiro -. Non solo perché mi piaceva davvero tanto, ma anche perché è dedicato a tutte le donne: un valore aggiunto importante, soprattutto in questo momento storico. Con Valerio Gaffurini, arrangiatore e produttore artistico del progetto, ne abbiamo elaborato una versione acustica che ad Omar è piaciuta moltissimo: lui è stato davvero splendido, si è fidato completamente della mia scelta, credo che sia rimasto piacevolmente sorpreso ascoltando il suo pezzo in questa versione. Abbiamo registrato la scorsa settimana: un’emozione enorme, ho da sempre grande stima nei suoi confronti».
Nel cast di «Confluenze» spiccano altri nomi celebri come quelli di Charlie Cinelli («Mi ha donato un suo brano, in italiano: me lo aspettavo in dialetto»), Riccardo Maffoni, Alessandro Ducoli, il fisarmonicista Titti Castrini, il quartetto strumentale Les Déjavu, Manè, il cantante Gabry Vox. Oltre a una voce significativa come quella di Stefania Martin, coinvolta per l’unico duetto tutto al femminile. «Lei è stata la mia insegnante di canto, bellissimo ritrovarci in un pezzo con le sue parole e la mia musica. Ma del resto tutto il progetto è fiorito così, all’insegna della spontaneità, della collaborazione autentica, con canzoni scritte a quattro mani: ho cercato non tanto il nome famoso ma la persona giusta da coinvolgere in questa idea che avevo in mente».
Un progetto concepito insieme a Gaffurini, «che mi ha spinto in questa direzione dopo avermi vista in una veste musicale diversa, interpretando canzoni inedite di altri artisti. Successivamente il concept si è evoluto con tanti incontri, confronti direttamente in studio, in piena sinergia creativa: una vera e propria miscela di idee, e da qui nasce il nome dell’album, perché tutto è confluito con tanti colori e sensibilità differenti in questo punto d’incontro. Per un pezzo particolare ho voluto le voci di un coro di bambini, alcuni dei quali studiano canto con me da qualche mese: credo che per loro sia stata un’esperienza unica».Il release party è già stato fissato per il prossimo 20 aprile al caffè letterario Primo Piano di via Beccaria a Brescia.«Sono molto contenta di come si sta sviluppando questo lavoro – conclude Elodea -. Ho l’onore di aver lavorato a stretto contatto con artisti importanti, umili ma di grande talento, oltre che con musicisti che lavorano con me da tempo. Tutti hanno portato le loro sfumature personali: non vedo l’ora di ascoltare il risultato finale…».
Claudio Andrizzi
Fonte: Bresciaoggi