Il “Premio della Brescianità” e il premio per la ricerca scientifica 2023 permettono a quattro eccellenze del territorio di entrare nella ristretta élite dei concittadini meritevoli. L’anno della Capitale della Cultura è nel nome delle pari opportunità: sono stati insigniti due uomini e due donne. Per quanto riguarda il premio alla Brescianità: Fabio Volo, Graziella Bragaglio e Giuliano Serena; invece a Claudia Sorlini è andato il riconoscimento per la ricerca scientifica.
«L’aspetto interessante è nella varietà delle personalità premiate – afferma il giornalista Massimo Tedeschi -. Graziella Bragaglio, una donna di sport, Giuliano Serena un uomo di scuola che ha creato un software per consentire ai dislessici di leggere con scioltezza, Fabio Volo un uomo di cultura, letteratura e spettacolo. Invece il premio Brescia per la scienza è stato assegnato alla professoressa Claudia Sorlini: ha ricoperto ruoli importantissimi in ambito accademico ma anche civile, è stata il presidente del comitato scientifico di Expo 2015».
Il talento nazionale nell’ambito della comunicazione e dello spettacolo, Fabio Volo, vista la sua grande versatilità – su richiesta delle autorità presenti -, improvvisa un discorso. «Sono molto contento perché non mi sono mai posto l’obiettivo di vincere dei premi – esordisce con gli occhi lucidi -. Mi piace portare l’insegnamento di mio padre che aveva il panificio in viale Venezia: “Conta molto l’impegno in ciò che si fa, se uno dà tutto se stesso, il risultato è relativo”. Quindi la mia coscienza mi ha spinto ad affrontare ogni cosa con amore. Ma ricordiamoci che la più grande offesa per noi bresciani è sempre: “Gha mìa oìa de laurà”». Tra i premiati c’è il presidente del basket Brescia, Graziella Bragaglio che si presenta orgogliosa esibendo la spilla al Merito. «È un premio importantissimo, la dimostrazione d’affetto di tutta la città, delle istituzioni e dei tifosi mi inorgoglisce. E’ un grande prestigio, mi riempie l’anima di gioia e di emozione. Ma è anche una grande responsabilità». Anche il vescovo Pierantonio Tremolada, rivolge un pensiero ai premiati. «Mi ha molto colpito che ognuno abbia caratteristiche diverse – riflette monsignor Tremolada -. La premiazione mostra la varietà della cultura. Quattro persone che esprimono le proprie competenze e una spiccata sensibilità».Ma ci sono personalità di spessore in ambito scientifico. «E’ una premialità estremamente significativa, a Brescia abbiamo persone che hanno compiuto delle ricerche di estremo interesse a livello mondiale – commenta il rettore della Statale, Francesco Castelli -. Una tradizione che deve continuare negli anni e ci deve far capire quanto Brescia possa essere protagonista nel mondo». Nonostante la città in festa per la ricorrenza dei Santi Patroni, la partecipazione all’evento è massiccia. «Anche quest’anno è la conferma di questa straordinaria ricchezza. Noi siamo particolarmente affezionati perché è un modo di valorizzare l’identità bresciana – afferma Mario Gorlani, presidente di Civiltà Bresciana -. Crediamo che anche l’alto numero di presenze alla premiazione dimostrino che si tratti di un riconoscimento sentito».
Luca Goffi
Fonte: Bresciaoggi