Gussago piange Gino Archetti il “padre” fondatore della Campagnola

Luigi "Gino" Archetti

Bagno di folla ai funerali del titolare della trattoria simbolo per anni del calcio mercato dilettantistico.

Se n’è andato a 87 anni dopo una lunga malattia Luigi Archetti, da tutti conosciuto come «il Gino della Campagnola». Gussaghese doc, ha gestito fino al 1978 la trattoria ceduta poi al figlio Domenico, già ala destra delle giovanili dell’Atalanta. «Ginetto» era una persona più unica che rara: marito e padre esemplare, ha trasmesso alla famiglia la filosofia del rispetto e dell’educazione. Impareggiabile nel condurre la trattoria gussaghese, dopo aver lasciato il posto al figlio Menec ha gestito per quasi vent’anni la trattoria Posta, a poche centinaia di metri dalla Campagnola, sulla statale fra la Mandolossa e Brescia. I frequentatori della Campagnola, regno storico del calcio dilettantistico, lo ricordano per la disponibilità. Quante volte i giovanotti degli anni ’60 e ’70 entravano dal Ginetto con poche lire in tasca, chiedendo se era possibile mangiare qualcosa. «Andate in cucina dalla Palmina, qualcosa troverà anche per voi», diceva. E Menec ha mutuato da papà lo stesso modo di fare. Lo ricorderà il 5 ottobre, nel 50esimo di attività. Con la moglie Palma piangono Luigi Archetti i figli Domenico, Luisa, Simonetta e Ornella. E venerdì a rendergli l’estremo saluto erano davvero in tanti alla parrocchiale di Santo Stefano a Sale di Gussago.
A. MASS

Fonte: Bresciaoggi

Luigi Archetti prese in gestione la Trattoria Campagnola un paio d’anni dopo la sua apertura. La trattoria venne infatti fondata nel 1965 dalla signora Foglia Adele e dal marito Maurizio Stefano Rudelli che, dopo due anni di gestione, la diedero in locazione alla famiglia Archetti, che ancora oggi la conduce.

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