Brescia-città scavalca per ben tre volte l’asticella del reddito medio: è sopra la soglia provinciale per i redditi da lavoro dipendente, pari nel 2014 a 22.950 euro contro 21.426; ancora sopra nelle pensioni con 18.917 euro contro 16.005; e il terzo sigillo lo mette a segno nei redditi da lavoro autonomo, di gran lunga superiori alla media, 49.835 contro 41.975.
Ciò che tuttavia colpisce nella lettura dei dati diffusi dal ministero delle Finanze è la differenza di appena 5 mila euro (in città addirittura soltanto 4 mila) tra il reddito provinciale medio dei lavoratori dipendenti e quello dei pensionati: 21 mila euro all’anno contro 16 mila, una forbice assai ridotta che conferma lo scivolamento dei primi verso posizioni medio-basse. Possono almeno spendere qualche sorriso in più i lavoratori autonomi che sulla carta denunciano una media provinciale di quasi 42mila euro. Sono alcune delle tante immagini offerte dall’analisi dei redditi prodotti dai Bresciani nel 2014. Peraltro i dati analizzati a livello territoriale – aggregando ad esempio i Comuni delle Comunità montane che raccolgono in ogni caso la metà dei paesi – disegnano non poche disomogeneità, forse anche comprensibili in una provincia così vasta, con quasi un milione e 300 mila abitanti e una rappresentanza economica e produttiva assai diversificata.
La Valtrompia ad esempio è la più generosa con i lavoratori dipendenti, ai quali riconosce in media un reddito Irpef nel 2014 di 22.956 euro; più delle altre due valli, Valle Sabbia e Valle Camonica, nelle quali il reddito si assesta sui 20mila euro o poco più. Le pensioni al contrario navigano alla stessa quota, visto che nel 2014 hanno superato mediamente i 15 mila euro, e quindi inferiori al dato provinciale, ad eccezione della Valle Camonica ancor più sotto. Meglio di tutti comunque fanno i lavoratori autonomi: sull’alto Garda i redditi veleggiano intorno ai 39 mila euro pro capite,appena sopra il Sebino con 38.655 euro. Con buona pace del pollo di Trilussa, che appunto lascia qualcuno a bocca asciutta, gli scostamenti da zona a zona possono anche essere di un certo rilievo. Sempre i lavoratori autonomi dell’alto Garda in media hanno guadagnato nel 2014 quasi 5 mila in più degli omologhi camuni. L’aria dei laghi fa bene, evidentemente, se anche sul Sebino tali redditi si assestano sui 38 mila euro per contribuente. Valtrompia e Valle Sabbia si piazzano a metà strada con somme comprese tra i 35 e i 37mila. Ma la laboriosa e industriale Valtrompia si rifà con i redditi da lavoro dipendente, pochi centesimi sotto i 23 mila euro, davanti al Sebino staccato di 500 euro. Più distanziate Valle Camonica, Valle Sabbia e alto Garda. In generale, se si guarda all’insieme dei 206 Comuni, la media dei redditi di lavoro dipendente è di 21.426 euro, di 16.005 per i pensionati e di 41.975 per i redditi di lavoro autonomo.
La lente d’ingrandimento posata sulle «piccole capitali» della Provincia – intendendo con questo termine i paesi oltre i 15 mila abitanti rilevati al censimento 2011 – si presta ad ulteriori valutazioni. Come le performance di rilievo segnalate a Desenzano che ha il reddito da lavoro autonomo più elevato con oltre 45 mila euro pro capite e i dipendenti attestati a 23.475 euro, tirandosi tra l’altro appresso le pensioni a quasi 18 mila euro. Non molto dissimile la situazione di Lonato, dove i redditi da lavoro dipendente si attestano a 21.538 euro e gli autonomi quasi 42 mila. Ferme a 15 mila euro le pensioni. Andamenti altalenanti si segnalano comunque sia per le buste paghe dei lavoratori dipendenti sia per i redditi prodotti dai lavoratori autonomi. In mezzo l’assegno pensionistico con scostamenti meno marcati. Se la Valtrompia è la più generosa con i propri dipendenti, è Gussago a livello comunale a registrare il valore più elevato nelle buste paga, con 24.338 euro di media, poco di più di Lumezzane, appena sopra i 24mila euro. Segue Desenzano a 23.475 euro, poi il divario con gli altri si fa non indifferente visto che la curva scende fino ai 20 mila di Montichiari e di Ghedi. Ancora più indietro Chiari e Darfo. Di Desenzano con il vento in poppa nel quadro dei lavoratori autonomi, seguito da Lonato, abbiamo già detto: in terza posizione a quota 40mila euro si piazza Palazzolo sull’Oglio, cittadina da qualche anno in forte sviluppo, fosse soltanto per l’incremento di abitanti, oltre 20mila. Non vengono meno anche in questo contesto oscillazioni consistenti perchè all’opposto di Desenzano c’è Ghedi, dove il reddito medio di lavoro autonomo si attesta su 34.421 euro che sono il 25 per cento in meno; per poi risalire a Lumezzane con 36mila e Darfo con 37mila.
E i pensionati? Fanno gruppo, con qualcuno in fuga perchè all’eccellenza di Desenzano con 17.937 euro fa da controcanto il pattuglione con posizioni allineate tra i 15 e i 16 mila euro, con due eccezioni Montichiari e Rovato nei quali il reddito pensionistico medio è sotto i 15 mila euro, inferiore alla media provinciale.
William Geroldi
Reddito da lavoro dipendente | |||
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Comune | Contribuenti | Reddito | Media |
GUSSAGO | 6.147 | 149.607.144 | 24.338 |
Reddito da pensione | |||
Comune | Contribuenti | Reddito | Media |
GUSSAGO | 3.878 | 65.251.868 | 16.826 |
Reddito da lavoro autonomo | |||
Comune | Contribuenti | Reddito | Media |
GUSSAGO | 326 | 12.505.434 | 38.360 |
Fonte: Bresciaoggi