L’assessore all’Ambiente: «Ci aiuterà a risparmiare». La Lega: «Cittadini non abituati»

La spesa per la raccolta e lo smaltimento è cresciuta di 60mila euro.
Se lo scorso anno era di 1 milione 405mila, in questo 2012 ammonta a 1 milione 465mila. Le cause? L’aumento dei costi derivati dall’applicazione del tributo provinciale ambientale e l’incremento demografico.
Così, a Gussago, si cambia aria e si va verso la raccolta «porta a porta».
Il tema rifiuti è stato al centro dell’ultimo Consiglio comunale.«L’impegno del Comune- ha spiegato Giovanni Coccoli, assessore all’Ambiente – è di effettuare una tipologia di raccolta dei rifiuti diversa da quella attuale; questa soluzione può portare a vantaggi per l’ambiente e a tariffe ridotte». L’esempio da seguire sarebbe quello del Comune di Prevalle che, con la raccolta porta a porta, ha ridotto le spese del 18%.
C’è però chi crede che il progetto sia destinato a fallire: «Manca l’educazione del cittadino alla differenziazione» ha fatto notare Francesco Palermo della Lega Nord.
«La nostra intenzione di andare verso il porta a porta – ha ribadito Coccoli – sarà accompagnata da un percorso di formazione del cittadino per introdurlo al nuovo sistema. Il nostro obiettivo è quello di far ridurre la produzione di rifiuti e di contenere le spese derivate. L’educazione del cittadino, a partire dalle scuole, è di primaria importanza».
L’assemblea è poi proseguita con la modifica del regolamento per l’applicazionedell’Imu, che comprende la riduzione del 50% della quota ai fabbricati fatiscenti.
Altro punto toccato dal Consiglio è stata l’assegnazione di case a chi ne ha estremo bisogno: a Gussago«la situazione degli alloggi destinati a persone in difficoltà economica e senza dimora fissa – come ha sottolineato Damiano Ceretti di Con Voi – è un tema estremamente delicato».
Nicola Mazzini, assessore ai Servizi socio assistenziali, è intervenuto ricordando che «la drastica diminuzione delle risorse erogate da Regione Lombardia non facilita il nostro lavoro». «La crisi -ha precisato il sindaco Bruno Marchina – ha portato sempre più famiglie a inoltrare richiesta di case al Comune, a seguito di sfratti. Il bisogno è drammatico».
Capitolo scuole: «Gli istituti non ricevono i fondi che spettano loro dallo Stato – ha fatto notare l’assessore alla Cultura Paola Ricci -: tale mancanza genera una sofferenza di cassa. Il Comune ha quindi stanziato un prestito di ventimila euro in sostegno delle scuole gussaghesi».
Intanto è stato annunciato un nuovo incontro con la Fondazione Richiedei sul controverso tema del nuovo statuto.
Fonte: Giornale d Brescia