Gli effetti del terremoto emiliano colpiscono anche Gussago. Le vibrazioni hanno infatti aggravato le criticità già presenti nella chiesa parrocchiale, che da febbraio è sottoposta ad un corposo intervento di ristrutturazione.
Con le scosse del 20 e del 29 maggio però la situazione si è aggravata ulteriormente e nuove crepe si sono aperte portando alla chiusura al pubblico di metà chiesa, in via del tutto precauzionale.
«Non vi è nessun pericolo di crolli – precisa il parroco don Adriano Dabellani – tuttavia le conseguenze sono piuttosto serie e le nuove criticità evidenziate fanno lievitare ulteriormente l’importo dei lavori di messa in sicurezza. Proprio per questo vorrei fare appello ancora una volta alla generosità dei gussaghesi per il salvataggio di quello che è un patrimonio dell’intera comunità». Nessun rischio imminente ma tuttavia una problematica che dev’essere risolta con tempestività. «Risulta evidente – aveva spiegato all’apertura del cantiere il responsabile dei lavori, Stefano Cartella – che l’edificio necessita di interventi, alcuni dei quali di primaria importanza, necessari per garantire un buon comportamento della struttura nei confronti delle azioni statiche, altri non strettamente necessari ma utili al fine di un miglioramento in caso di eventi sismici».
Sofferenze che quindi hanno mostrato proprio in occasione dei recenti terremoti tutta la loro incidenza mostrando anche ai meno esperti quello che i tecnici avevano già previsto. Fortunatamente il cantiere era già avviato e quindi l’iter di intervento è già in fase avanzata. Ora però resta da capire quanto i nuovi interventi incideranno su di un preventivo di lavori inizialmente quantificato in 1,6 milioni di euro.
Fonte: Giornale di Brescia