Diecimila i partecipanti. Vincitrice la contrada di Civine. Durante la manifestazione è stato assegnato il premio «Campanili» a Faustino Faroni.
Un gran clima di festa. Grazie ad un sole quasi insperato la Festa dell’Uva di Gussago, alla sua 45°edizione, incassa nuovamente il tutto esaurito con diecimila visitatori.
E con il carro della contrada di Civine vincitore. Un affetto di pubblico che ha contraddistinto da sempre la rassegna dell’ultima domenica di settembre del paese franciacortino.
In un’affollata piazza Vittorio Veneto hanno sfilato, presentati dalla voce di Dario Spini, i carri allegorici preparati dalle contrade di Ronco, Civine, Sale, Casaglio e Croce, legati dal filo conduttore 2012: «Il lavoro del contadino Braccia forti e cervello fino».
A brillare dal punto di vista della fantasia è stato senza dubbio il carro di Ronco, che calando in chiave vignaiola la profezia dei Maya, ha rappresentato una discesa a Gussago degli Uvatariani extra terrestri viola dall’aspetto di enormi chicchi d’uva.
Un anno di lavoro nelle vigne in un solo luogo è stata la rappresentazione di Civine, il vincitore, che ha riportato gli spettatori ai tempi lontani in cui spesso si distillava anche la grappa in casa. Molto apprezzate anche le esibizioni dei gruppi folkloristici presenti come la Banda Santa Maria Assunta di Gussago, il coro alpino la Zerla, i Cuori Ben Nati e soprattutto il gruppo di sbandieratori Zeveto di Chiari che, con le evoluzioni, hanno saputo lasciare a bocca aperta grandi e piccini.
Le lancette dell’orologio hanno fatto un passo indietro di un centinaio di anni, invece, con la rappresentazione della contrada di Sale che, dedicando il proprio carro all’antica Cantina Rovetta, ha mostrato con attrezzi e macchine originali ogni aspetto della vendemmia nei primi anni del Novecento.
Un tuffo nel passato che ha caratterizzato anche il carro di Casaglio, in cui spiccavano i costumi d’epoca perfettamente conservati.
Il mulino e le sue «Contadinelle» hanno invece rallegrato l’esibizione dei contradaioli della Croce, capaci nei pochi metri quadrati della piattaforma alla base del carro di realizzare oltre al mulino un pozzo e un forno per la cottura del Pane.
«Momenti come questo aiutano anche a far sembrare meno amari i tempi difficili che stiamo vivendo »ha rimarcato in apertura di manifestazione il sindaco di Gussago Bruno Marchina,
a cui è seguito l’intervento del presidente della Pro Loco organizzatrice dell’eventoValerio Cirelli il quale ha ringraziato tutti coloro che con il loro entusiasmo hanno reso possibile questa nuova edizione della rassegna.
Nel corso della premiazione, che ha visto appunto, trionfare il carro di Civine, è stato assegnato anche il premio Campanili a Faustino Faroni. Unico rammarico è stata la necessità di rinunciare ai fuochi artificiali a causa del maltempo che ha reso inaccessibile la postazione di lancio.
Una rinuncia che però ha fatto decidere alla Pro Loco di destinare i fondi stanziati per lo spettacolo pirotecnico all’Istituto Comprensivo, per un progetto didattico comune.
Davide Lorenzini
Fonte: Giornale di Brescia