L’IMU va pagata sì o no? Quando si potrà sapere se la prima rata di giugno 2013 dell’IMU sarà sospesa ufficialmente? È una delle domande che milioni di italiani si pongono in questi giorni.
In attesa che il Governo faccia chiarezza, il Consiglio comunale di Gussago, con la delibera numero 20 del 29 aprile 2013, al fine di garantire l’equilibrio finanziario del bilancio di previsione 2013 ed in considerazione dei tagli ai trasferimenti statali, ha stabilito che sia necessario incrementare il gettito IMU lasciando invariata l’aliquota per le abitazioni principali (la “prima casa”) ma aumentando l’aliquota ordinaria “base”, fissata nel 2012 nella misura del 0,76%, di due punti (+ 0,2%), elevandola quindi allo 0,96%, con alcune eccezioni:
- immobili di categoria catastale D per i quali viene previsto un incremento di un punto (+ 0,1%);
- per gli immobili locati a titolo di abitazione principale sulla base di quanto stabilito in appositi accordi definiti in sede locale fra le organizzazioni della proprietà edilizia e le organizzazioni dei conduttori maggiormente rappresentative, che provvedono alla definizione di contratti-tipo, per i quali viene prevista un’aliquota invariata rispetto al 2012 e quindi in misura pari allo 0,76%;
- per gli immobili ad uso abitativo non locali ovvero non concessi in comodato, a persone residenti e con dimora abituale nell’abitazione medesima, per i quali viene prevista un’aliquota maggiorata rispetto al 2012 (+ O,30%)e quindi in misura pari allo 1,06%.
Con le nuove aliquote l’Ufficio Tributi del Comune di Gussago ha previsto, rispetto allo scorso anno, un maggiore introito stimato in circa € 720.000 euro.
Aliquota | % |
---|---|
Ordinaria |
0,96 |
Abitazioni principali e pertinenze |
0,40 |
Immobili locati a titolo di abitazione principale sulla base di quanto stabilito in appositi accordi definiti in sede locale fra le organizzazioni della proprietà edilizia e le organizzazioni dei conduttori maggiormente rappresentative, che provvedono alla definizione di contratti tipo in base alle disposizioni di cui alla Legge 431/98 |
0,76 |
Fabbricati categoria catastale D |
0,86 |
Immobili ad uso abitativo non locati ovvero non concessi in comodato, a persone residenti e con dimora abituale nell’abitazione medesima |
1,06 |
Detrazioni:
- Per l’unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo e per le relative pertinenze, si detraggono, fino a decorrenza del suo ammontare, euro 200 rapportati al periodo dell’anno durante il quale si protrae tale destinazione; se l’unità immobiliare è adibita ad abitazione principale da più soggetti passivi, la detrazione spetta a ciascuno di essi proporzionalmente alla quota per la quale la destinazione medesima si verifica.
- la detrazione prevista al punto 1) è maggiorata di 50 euro per ciascun figlio di età non superiore a ventisei anni, purché dimorante abitualmente e residente anagraficamente nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale; l’importo complessivo della maggiorazione, al netto della detrazione di base, non può superare l’importo massimo di euro 400, da intendersi pertanto in aggiunta alla detrazione di base pari ad euro 200.