Accudire i koala non è un’esperienza che capita tutti i giorni, alle nostre latitudini. Il desiderio di provarci può essere la molla per partire per l’Australia. E se dopo 10 mesi trascorsi «on the road» si ricorda con un sorriso nostalgico addirittura l’imprevisto di restare in panne con il camper-van nell’outback – l’area interna semi-deserta del continente – isolati dal mondo, allora il viaggio dev’essere stato davvero una di quelle avventure che arricchiscono l’anima. Certo, la coppia di giovani bresciani protagonisti di queste peripezie non è un duo alla ricerca di vacanzette alla moda o panorami da sfoggiare come «tappezzeria» sullo sfondo di un selfie. Partire, per Patrizia Pietropaolo e Matteo Beschi, significa mettersi in moto per scoprire i segreti disseminati lungo il cammino, inseguendo le proprie passioni e mappando ogni dettaglio. È la scelta che hanno compiuto all’indomani delle rispettive lauree (lei in Chimica, lui in Turismo), non per migrare bensì per «cambiare aria» e nutrire il condiviso desiderio di esplorare nuovi orizzonti, raccogliendo stimoli utili alle proprie future professioni. Un po’ salto nel buio, un po’ Grand Tour del nuovo millennio, la decisione si è rivelata ricca di occasioni di crescita umana e prove utili a mettersi in gioco.
È questo lo spirito alla base della mostra fotografica che i due, ora rientrati a casa, stanno allestendo a Gussago – dove abitano – nella chiesa di San Lorenzo (nell’omonima piazza). L’esposizione, supportata dall’assessorato alla Cultura del locale Comune, si intitolerà «Un salto in Australia» e l’inaugurazione è prevista per venerdì 17 novembre 2017 alle 20:30. Sarà poi aperta nei due sabati successivi (dalle 9 alle 12) e durante la settimana per le scuole, su prenotazione, sempre ad ingresso libero, fino al 25 novembre.
«Il percorso si delinea come un diario di viaggio: oltre alle foto ci saranno mappe, i nostri appunti e citazioni tratte da libri, per fornire agli osservatori molti spunti d’approfondimento» spiega Matteo. L’idea è coerente con il blog «Scatti& Bagagli» (www.scattiebagagli.it), che si presenta come una vera e propria guida turistica online – inaugurata ben prima di esplorare l’emisfero australe – sulla quale la coppia pubblica minuziosi report di viaggio e consiglia destinazioni sia per tour internazionali sia per veloci gite fuori porta.
«Per ora i mesi trascorsi in Australia hanno avuto visibilità solo sui nostri canali social – prosegue Beschi – ma l’intenzione è, in assonanza con la mostra, descriverne presto le tappe sul blog con immagini e testi ricchi di suggerimenti». Le annotazioni sui taccuini sono tante e se nei giorni lontani da casa Matteo e Patrizia non hanno avuto il tempo di riorganizzarle passo dopo passo è perché erano impegnati a vivere, più che a scrivere: per mantenersi hanno lavorato e c’è stato spazio anche per il volontariato al Koala Hospital di Port Macquarie, 400 km a nord di Sydney. «Patrizia ama i koala e prima della partenza ha contattato la struttura, dove è stata selezionata per trascorrere un periodo a soccorrerei piccoli animali, somministrare medicinali e accudirli, dato che il numero di esemplari è in preoccupante diminuzione» racconta Matteo, che invece nel frattempo ha anche mantenuto impegni professionali a distanza, come social media manager per realtà italiane. Poi entrambi si sono rimboccati le maniche diventando raccoglitori di mirtilli in una farm, prima di percorrere ventimila chilometri in van. «La distanza utile a riscoprire il valore delle cose essenziali».
Paolo Fossati
Fonte: Giornale di Brescia