Svolta negli accertamenti sull’incendio di mercoledì: gli esperti del 115 appurano l’origine dolosa del rogo. Vendetta per il magro bottino: i ladri danno fuoco all’azienda. Rubano denaro e buoni pasto prima di appiccare l’incendio La razzia dei piromani provoca un milione di danni alla Mnd Italia.
Dopo la razzia, forse per vendicarsi del magro bottino, i ladri avrebbero appiccato il fuoco all’azienda provocando un milione di danni. È questa l’ipotesi investigativa su cui stanno lavorando i carabinieri di Gussago dopo che gli accertamenti dei Vigili del fuoco hanno confermato la natura dolosa del rogo divampato alle 22 di mercoledì a Gussago in via Camillo Golgi, in un capannone industriale in zona Mandolossa. In pochi minuti le fiamme hanno incenerito gli uffici e il tetto della «Mnd Italia», azienda che produce cannoni per sparare neve artificiale sulle piste da sci. Le squadre del 115 provenienti da Brescia e da Chiari hanno dovuto lavorare per tre ore e mezza prima di riuscire ad domare ogni focolaio.
In prima battuta i caposquadra dei Vigili del fuoco avevano ipotizzato che le fiamme si fossero sprigionate per un cortocircuito, ma il sopralluogo ha modificato radicalmente gli scenari. Uffici, magazzini e aree di assemblaggio della Mnd sono stati ritrovati a soqquadro. Dalla cassa della ditta mancavano 1500 euro in contanti e buoni pasto per un valore di 4500 euro.
Ma cosa può essere accaduto mercoledì sera a Gussago? Gli investigatori sospettano che i ladri siano entrati negli uffici dell’azienda per rubare e che, insoddisfatti per il bottino, possano aver appiccato l’incendio. Una vendetta, quindi. Meno plausibile l’ipotesi che l’incendio si sia sprigionato casualmente mentre rovistavano negli uffici. Sta di fatto che il danno è consistente e che ci vorranno giorni e parecchi soldi per sistemare il tutto e riprendere l’attività a livello amministrativo. Grazie al tempestivo e incisivo intervento dei Vigili del fuoco le fiamme non hanno aggredito i macchinari. Dal punto di vista produttivo, la Mnd potrebbe ripartire presto.
Ieri mattina carabinieri e tecnici dei Vigili del fuoco hanno effettuato una ricognizione alla ricerca di tracce lasciate dai ladri quando hanno forzato la porta o una finestra per accedere ai locali. Potrebbero aver lasciato inavvertitamente materiale biologico. I reperti verranno inviati al Ris di Parma per le analisi. Fondamentale in questa fase delle indagini individuare il punto esatto da dove si sono sviluppate le fiamme ed eventualmente la presenza di liquido infiammabile.
I carabinieri di Gussago e del Nucleo operativo della Compagnia di Gardone Valtrompia sono anche alla ricerca di testimoni. Qualcuno potrebbe aver notato i ladri prima o dopo essere entrati alla «Mnd». Al vaglio degli inquirenti anche i filmati delle telecamere di sicurezza e quelle puntate su Mandolossa e strade adiacenti. Da capire se tra le tante auto riprese ci sia quella della banda di ladri-piromani.
Franco Mondini
Fonte: Bresciaoggi