Tragico incidente, nella zona industriale di Gussago, ieri attorno alle 16:30. Un operaio 38enne su una moto è morto, sbalzato contro la fiancata di un autoarticolato fermo allo stop. La vittima è Marco Rossini, 38 anni, gussaghese. La disgrazia – perché, almeno per ora pare tale, cioè un insieme di tragiche fatalità – è avvenuta non lontano dall’incrocio della Mandolossa. Marco viaggiava in sella a uno scooter Kimko 125, percorrendo via Enrico Fermi, la strada che si stacca dalla rotonda di confine con Brescia e che, con direzione nord-ovest, giunge alla tangenziale. L’impatto è avvenuto nei pressi delle Rubinetterie bresciane. Il giovane viaggiava verso la Franciacorta, sulla strada con diritto di precedenza. Alla sua destra, in via Ponte Gandovere, era fermo, all’incrocio, un autoarticolato che aveva lasciato da poco la zona industriale. Secondo una prima ricostruzione, basata sulle parole degli automobilisti di passaggio e di testimoni, il centauro avrebbe perso il controllo del mezzo dopo essere salito inavvertitamente su uno spartitraffico, che ha avuto l’effetto di un trampolino. Moto e motociclista, dopo aver urtato un segnale stradale, sono stati sbalzati in aria. Il 38enne ha picchiato violentemente la testa, protetta dal casco, contro la fiancata sinistra del rimorchio, finendo sotto il mezzo e perdendo subito la vita a causa del tremendo impatto.
Sul luogo sono intervenuti gli agenti della Polizia stradale di Chiari, che ricostruiranno la dinamica dell’incidente, e che pare abbiano contestato al camionista di aver percorso quella strada, sulla quale vige il divieto di transito per i mezzi pesanti. Non si esclude, almeno per ora, che il giovane operaio possa essere stato colpito da un malore prima dell’impatto. Marco Rossini viveva con il papà Davide e la mamma Luisa a Navezze. La madre e la sorella Elisa gestiscono il negozio di abbigliamento “I monelli”.
Federico Bernardelli Curuz
Fonte: Giornale di Brescia