Sabato 1 aprile incontro “Aiutiamo a ricostruire Serrapetrona”

Serrapetrona gennaio 2017

La ricostruzione post sisma, passa dalla tratta Serrapetrona-Gussago: andata e ritorno. Dopo il viaggio di «ricognizione» effettuato dalla delegazione gussaghese – che a gennaio ha raggiunto il piccolo paese vittima del terremoto del 30 ottobre, per valutare i danni e per elaborare, insieme alle autorità del posto, un progetto di recupero di alcuni edifici pubblici – ora sarà la sindaca Silvia Pinzi a fare tappa a Gussago. Sabato 1° aprile, alle 18, nella Sala Civica Togni, il Comune di Gussago organizza, con la collaborazione del Gruppo Sentieri di Gussago, l’incontro «Aiutiamo a ricostruire Serrapetrona».

La sindaca Silvia Pinzi porterà a Gussago le testimonianze e i progetti di ricostruzione del paese marchigiano. «Dopo il pranzo del 13 novembre scorso “Un’amatriciana per ricostruire“, in occasione del quale Gussago ha raccolto circa 9mila euro e a seguito della spedizione di una nostra delegazione (composta da alcuni rappresentati del Comune, degli alpini, del Gso, del Gruppo Sentieri e di alcune associazioni gussaghesi, ndr) che ha incontrato a Serrapetrona le autorità del luogo, ora è il momento di adottare un progetto di ricostruzione – ha spiegato l’assessore gussaghese, Giovanni Coccoli -. La sindaca Silvia Pinzi racconterà con l’aiuto di immagini e video la situazione del suo comune. Verrà anche a presentarci il progetto che poi adotteremo per il recupero di un edificio pubblico». La scuola, il Centro sportivo o l’ambulatorio: la scelta ricadrà molto probabilmente su una di queste tre costruzioni, strutturalmente compromesse o indebolite a seguito del violento evento dello scorso anno. Al termine è previsto un aperitivo, prima della «spiedata», organizzata nella sede degli alpini. Il ricavato contribuirà a finanziare la ricostruzione di Serrapetrona. I coupon sono già andati a ruba. La delegazione marchigiana sarà ospitata, per la notte, a Villa Pace; la domenica mattina, è previsto un tour di Gussago, con tappa obbligata alla Santissima, prima del rientro.
Federico Bernardelli Curuz

Fonte: Giornale di Brescia

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