Seconda vita della Santissima: scatta la corsa contro il tempo

Lavori Santissima ottobre 222

A che punto sono i restauri delle chiesa della Santissima di Gussago? La risposta è stata affidata al sopralluogo congiunto dei tecnici comunali, della Soprintendenza e dell’impresa incaricata dell’intervento. L’operazione prosegue secondo il cronoprogramma, anche se alla luce della delicatezza del restyling ci sono una serie di problemi da affrontare e dettagli da mettere a fuoco. La prima tranche dei lavori di recupero e ripristino dell’edificio simbolo di Gussago, sulla cima del colle Barbisone, sono iniziati da oltre un mese ed il cantiere chiuderà per la prossima primavera.

La chiesa, una volta ultimata, diventerà una sala polifunzionale per ospitare eventi prevalentemente culturali. Nel dettaglio, i lavori comprendono il rifacimento del tetto, la messa in sicurezza del portico, il consolidamento delle mura, l’installazione degli infissi e la predisposizione di un appartamento per il custode. Se il cronoprogramma verrà rispettato, nell’estate 2023 – giusto in tempo per l’evento Brescia-Bergamo capitale italiana della cultura – la rinnovata Santissima verrà inaugurata con una mostra multimediale, mentre in San Lorenzo sarà allestita un’esposizione dedicata ad Angelo Inganni, artista che alla Santissima visse e dipinse nei mesi estivi ed autunnali per lunghi anni.

L’intervento, che costerà complessivamente circa un milione e 200 mila euro, è stato possibile grazie ai fondi provenienti dall’Art Bonus e al contributo regionale di 500 mila euro. Quattrocentotrentamila euro è invece la quota investita dal Comune. Mentre sulla chiesetta i lavori procedono e la destinazione d’uso è stata subito chiara, per la restante parte della Santissima l’Amministrazione comunale ha deciso di aprire un confronto con la cittadinanza attraverso un concorso di idee. Antico luogo di devozione religiosa – inizialmente era un convento domenicano -, nel corso dell’800 la Santissima si è affermata come importantissimo centro culturale, ospitando artisti, architetti e pittori come Rodolfo Vantini, Luigi Basiletti, Gian Battista Gigola – che ne fu anche proprietario – e lo stesso Inganni. Ceduta per lascito testamentario all’Ospedale e Casa di Risposo Richiedei, nel 2010 è stata acquistata dal Comune di Gussago che dopo aver valutato le grandi potenzialità turistiche del sito ha deciso di intervenire con un progetto di valorizzazione.
Cinzia Reboni

Fonte: Bresciaoggi

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