Il kaki sopravvissuto all’atomica compie quindici anni

Kaki pace marzo 2024

Nel 1994 Masayuki Ebinuma, un arboricoltore residente a Nagasaki, iniziò a curare un fragile albero di kaki che resistette alla bomba atomica del 9 agosto 1945 e riuscì a farlo riprendere fino al punto da ottenere delle pianticelle di seconda generazione.

«Questo albero originario mi è sembrato che mi parlasse dell’orrore della guerra e che mi chiedesse di trasmettere ai bambini il valore della pace e l’importanza della vita. Così mi venne l’idea di piantare questi alberi in tutto il mondo come seconda generazione del kaki sopravvissuto alla bomba atomica» spiegò Masayuki Ebinuma per rivendicare la sua iniziativa. Gussago ha accolto il suo invito il 21 marzo del 2009 nel prato della chiesa di San Rocco, insieme ai ragazzi delle scuole e con Shozo Tanaka, testimone e sopravvissuto della tragedia atomica di Hiroshima, hanno piantato l’albero di Kaki. «La pianta compie in questi giorni 15 anni e il desiderio di Ebinuma, ma anche il nostro, è che questo albero possa tramandare la sua storia e il suo messaggio di Pace, e di un mondo senza armi nucleari», sottolinea il sindaco di Gussago Giovanni Coccoli.

Fonte: Bresciaoggi

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