Sabato 21 settembre 2013 si è svolta la cerimonia di intitolazione a Monsignor Cesare Mazzolari del Laboratorio di Informatica della Scuola Primaria Statale “Teresio Olivelli” di Sale di Gussago. L’intitolazione è il punto di arrivo di un lungo percorso iniziato due anni fa dall’Istituto Comprensivo di Gussago e dall’Associazione Cesar, quando all’indomani dell’improvvisa scomparsa del Vescovo, la scuola intese lasciare un segno permanente della sua figura e della sua opera.
La cerimonia, che ha visto la partecipazione degli alunni e dei docenti della scuola primaria di Sale e delle autorità locali, è iniziata con il discorso di saluto e di introduzione della dirigente scolastica Dott.ssa Enrica Massetti. La parola è poi passata alla maestra Giovanna Furlan, l’insegnante che nel corso degli anni ha mantenuto i contatti prima con Mons. Cesare Mazzolari e, dopo la sua morte, con l’Associazione Cesar. E’ toccato poi a Marianna, una delle sorelle di Cesare, raccontare ai presenti il legame di Mons. Mazzolari con Gussago: durante la seconda guerra mondiale, a causa dei bombardamenti, il piccolo Cesare frequentò per due anni la vecchia scuola di Sale. La famiglia Mazzolari abitava a Brescia in viale Venezia, vicino ai comboniani: la madre era molto credente ed i padri frequentavano spesso la loro casa. Dopo le medie, il padre avrebbe voluto avviare il figlio agli affari di famiglia ma Cesare volle fortemente andare missionario. Così, a 17 anni, partì per gli Stati Uniti dove ci rimase per 25 anni. Anche padre Enea ed Eugenio, comboniani, hanno portato il loro contributo ricordando come nella sua vita Mons. Mazzolari abbia portato, in prima persona, la speranza nelle periferie del mondo dove non c’era speranza.
E’ toccato poi a Mariangela Rossini, presidente dall’Associazione Cesar, raccontare cosa faceva Mons. Mazzolari quando ritornava in Italia: stanco per il duro lavoro volto a garantire istruzione, salute e giustizia in Sud Sudan invece di godere del meritato riposo passava il suo tempo a raccogliere fondi ed a dare voce ai problemi dell’Africa perché in Italia e nel resto del mondo nessuno era a conoscenza della situazione. Proprio per rispondere a queste esigenze nel 2000 nacque l’Associazione Cesar, per dare continuità all’attività di Mons. Mazzolari anche quando lui ritornava in Africa. L’assessore del Comune di Gussago Renato Verona ha invece ricordato il gemellaggio Gussago-Alliap, siglato da lui in rappresentanza dell’Amministrazione comunale il 31 gennaio 2005 ad Alliap, commentando il filmato della cerimonia del gemellaggio. Anche Giovanna Ferlucci faceva parte dell’Amministrazione comunale che volle fortemente il gemellaggio con Alliap: non potendo essere fisicamente presente alla cerimonia, ora vive a Pantelleria, lo è stata virtualmente con una lettera nella quale riassume l’insegnamento che ha ricevuto dall’esperienza del gemellaggio.
Anche gli alunni della scuola hanno voluto contribuire al ricordo: sei di loro hanno letto una poesia di pace dal titolo “Canto di pace”. Prima dell’intitolazione il sindaco Bruno Marchina ha fatto un breve saluto, ricordando come il percorso che ha portato al gemellaggio abbia avuto inizio anche grazie all’avvocato Balestrieri, presente nel pubblico.
Dopo i discorsi ufficiali è stato presentato il pannello, creato dall’artista ed insegnante Angela Sabattoli, che raffigura due popoli (Gussago ed Alliap) che si incontrano e si rispecchiano tra di loro. Il taglio del nastro, effettuato da quattro bambini in rappresentanza di tutta la scuola, e la benedizione del laboratorio impartita dal parroco di Sale, don Giacomo Bendotti, coadiuvato dai padri comboniani Eugenio ed Elia, hanno concluso l’intitolazione. Il rinfresco finale è stato curato dalla Bottega equosolidale WaraWara di Gussago.
Le fotografie sono state scattate da Pintossi Giampietro (Pierino) per Gussago News.