Singolare episodio mercoledì pomeriggio: per far gonfiare le ruote dopo il furto trovano il proprietario nell’officina.
Prima hanno rubato due biciclette da un garage di Castegnato, poi sono andati a Gussago nell’officina di un carrozziere per chiedergli, gentilmente, di poter usare il compressore per gonfiare le ruote. Il «piano» dei due ladri sarebbe filato liscio, se il carrozziere con sorpresa di tutti non avesse riconosciuto le bici: erano le sue amate «due ruote», che gli erano state rubate in mattinata dalla coppia di ladruncoli. Colpo di sfortuna per i due balordi, si trattava infatti di biciclette non comuni: una mountain bike cromata e personalizzata, e una bicicletta da corsa Thoon di ultima generazione, dal valore di parecchie miglia di euro.
«Dove le avete prese?», ha chiesto il carrozziere. Al che i ladri di biciclette hanno abbozzato: «Le abbiamo comprate ieri a Brescia, alla stazione». Ma ormai si giocava a carte scoperte, e i due giovani (entrambi italiani, all’apparenza due tossicodipendenti) sono dovuti scappare a piedi, lasciando sul posto il «corpo del reato», tra le comprensibili invettive e gli improperi del derubato. Appena superata l’arrabbiatura, il carrozziere ha chiamato i carabinieri della stazione di Gussago, che si sono messi sulle tracce dei ladri. Ma intanto i due si erano già allontanati, veloci come se avessero avuto le ruote.
F.SCO.
Fonte: Bresciaoggi