Fondazione Cogeme Onlus premia gli studenti meritevoli. Il 20 dicembre 2016, a Rovato, incoronati i vincitori del concorso per tesi di laurea «Si può fare di più» che Fondazione Cogeme Onlus – in collaborazione con Cogeme, Aob2, Linea Group Holding e le società rovatesi di Lgh – ha promosso anche per il 2016 a livello nazionale, con l’obiettivo di «valorizzare lavori di particolare interesse scientifico – ha detto il presidente, Gabriele Archetti – legati ai temi dell’energia, dell’acqua, della gestione rifiuti, dell’informatica – con il premio dedicato a Mauro Cavinato, giovane tecnico informatico del Gruppo Cogeme scomparso nel 2004 – e della Carta della Terra dell’Onu, con il premio dedicato a padre Vittorio Falsina, giovane religioso di Castegnato scomparso nel 2001». Dall’anno prossimo ci sarà poi un altro premio, dedicato «all’economia circolare con la possibilità per i vincitori di uno stage in Lgh e Cogeme».
I 1.500 euro del premio sono andati, per la sezione «Vittorio Falsina», al rovatese Davide Ferrari, laureatosi a Verona con una tesi dal titolo «L’umanità in cammino: l’inedito possibile. Rilettura di Paulo Freire per un pedagogia politica dei nuovi stili di vita». Per la sezione acqua premio a Laura Barone, di Gussago, laureatasi a Brescia con una tesi su «Modelli e analisi delle prestazioni della rete fognaria mista al servizio della sponda orientale del Lago d’Iseo». In Sicilia sono andati invece i premi delle sezioni energia (Fabrizio Rosario Puglisi) e innovazione digitale (Gabriele Prestifilippo), mentre quello dei rifiuti è andato alla lecchese Giulia Pasquini. Tre infine le menzioni speciali riservate ad altri partecipanti. Anche qui c’è un bresciano: è Marco Corti di Castegnato, neoingegnere edile, con il suo progetto di «edificio scolastico temporaneo, modulare e riutilizzabile». Premi dunque che afferiscono all’ingegno e all’applicazione pratica di quanto studiato e quindi con l’importante risvolto di premiare la preparazione, ma anche l’intelligenza. Coniugare in un solo atto la capacità creativa allo sviluppo di un progresso che è davvero comune.
Fonte: Giornale di Brescia