Anemoni, pianeti, minerali. Pesca a piene mani dall’universo naturale, la produzione scultorea di Adriana Albertini, in mostra alla galleria Luciano Colantonio, a Brescia. Tra opera d’arte e inedito complemento d’arredo, i recenti lavori dell’artista si fondono con la linea estetica trattata dalla galleria, punto di riferimento per i cultori dell’arte applicata e del design novecentesco. I colori attraggono, le forme seducono: sulla libreria anni Cinquanta con fregio (niente poco di meno che) di Arnaldo Pomodoro, i vasi-scultura di Albertini punteggiano lo spazio come note su uno spartito musicale.
Lei, scultrice e ceramista di casa a Gussago, plasma manualmente vasi dalla forte componente scultorea, finiti con smalti dai toni acidi e squillanti, rivendicando la matrice artigianale del pezzo unico nell’era della produzione seriale. La serie «Saturno» palesa il riferimento al sesto pianeta del sistema solare negli anelli che cingono il vaso; «Lingam e Yoni», composizione di due recipienti, rimanda all’incastro erotico e mentale tra un lui e una lei, mentre le forme bombate della serie «Anemoni» sono ricamate da una pioggia di micro-fusioni di rame.
b. ma.
Galleria Luciano Colantonio, fino al 15 gennaio 2015
da martedì a sabato dalle 9:30 alle 12:00 e dalle 15:30 alle 19:00
Fonte: Giornale di Brescia