Lazzari e Quarena: “Santissima, utopie”

Lucia Lazzari
Lucia Lazzari

«Museo del Gusto alla Santissima? Tanto fumo e poca concretezza». Così si sono espressi Lucia Lazzari e Stefano Quarena, rispettivamente ex sindaco ed ex vicesindaco (Lega Nord), pertanto esponenti dell’Amministrazione che aveva acquistato la Santissima con delibera del 2010. Lo hanno affermato in occasione di una conferenza stampa, nella sede gussaghese della Lega Nord. «Il motivo dell’acquisto dell’immobile e dell’area circostante – spiega Lucia Lazzari – era il salvataggio del Richiedei dopo dieci anni di gestioni fallimentari dei Consigli di amministrazione nominati dal sindaco Marchina, durante le sue prime due amministrazioni. Noi eravamo consapevoli della difficoltà del recupero-utilizzo della Santissima, del costo e della difficoltà del restauro ma anche della grande opportunità che questa opera potesse divenire “volano” per l’economia del territorio. Dal progetto presentato all’incontro pubblico, senza che fossero informati ed invitati i consiglieri comunali, non è stato avanzato nessun progetto concreto e non vi è nessun incarico comunale a nessun tecnico, né tantomeno nessun coinvolgimento del Consiglio comunale».

Un piano privo di solide fondamenta, secondo Stefano Quarena: «È un progetto poco ambizioso – ha spiegato – e senza una visione di insieme di tutto il complesso dell’ex convento; l’intervento interessa, infatti, solo una parte della struttura. Nessun progetto, inoltre, può essere presentato senza un minimo di
“conto economico” dei costi, degli investimenti, dei possibili ricavi e conseguente valorizzazione e ricaduta economica sulle attività del territorio. Sarebbe stato bello vedere, durante la presentazione pubblica, due numeri. La società di marketing a supporto del progetto, poi, si limita a dire “cercheremo sponsor oltre a chiedere azioni di volontariato”, ma, ci chiediamo, si parla di volontariato su un bene tutelato dalla Sovrintendenza?». Sul banco degli imputati anche il tema viabilità: «Bus navetta fino al Taglietto e handicappati portati fino al museo con i mezzi della Protezione civile? A noi sembra l’ennesimo progetto utopico e ancora una volta una soluzione tattica e non strategica», spiegano Quarena e Lazzari. «Non va poi dimenticato – conclude Quarena – che la Santissima nacque come edificio religioso e nessun rappresentante del clero o nessuno studioso locale è stato fatto intervenire al tavolo dei relatori».

Altro fronte polemico acceso da Quarena è quello relativo al mancato patrocinio del Comune all’incontro «Foibe ed esodo: ricordare la tragedia degli Italiani al confine orientale». «È una miopia volontaria della Giunta, una mancanza di rispetto per i cittadini che a loro spese hanno organizzato la serata».
Federico Bernardelli Curuz

Fonte: Giornale di Brescia

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