Lo spiedo, liturgia del gusto a chilometro zero

Il 6 settembre torna per il terzo anno la manifestazione «cult»: tavoli per 900 buongustai.

Piatto di spiedo De.Co. di Gussago

Per molti è una scienza, più che una semplice ricetta. Formule alchemiche tramandate di generazione in generazione, segrete polveri e specifici tagli di carne.
Lo spiedo, per i gussaghesi, è un qualcosa di estremamente serio, una«liturgia». Il piatto tradizionale sarà il protagonista dell’appuntamento, giunto alla terza edizione, organizzato dal Comune di Gussago in collaborazione con l’associazione ristoranti di Gussago Franciacorta e patrocinato dalla Regione Lombardia intitolato «Lo spiedo scoppiettando».

Tutto inizierà con il «Gran Galà» che grande successo ha riscosso nelle precedenti edizioni, tanto da portare il numero dei posti a tavola dagli ottocento dell’anno scorso ai novecento di quest’anno.
Giovedì 6 settembre, dunque, nove centurie riempiranno una piazza Vittorio Veneto illuminata esclusivamente da candele per degustare
i prodotti tipici del territorio. Un aperitivo di benvenuto a base di Bollicine Franciacorta Docg e salame Santissima, gestito dal Caffè Orologio, aprirà la serata alle 19.
Una sorta di riscaldamento, di stretching, in attesa dell’evento vero e proprio.
Una minestra sporca sarà il preludio al piatto forte: lo spiedo di Gussago De. Co. con polenta e, come contorno, patate al forno, formaggio
locale dell’azienda agricola Gilberti.
Il tutto accompagnato dal vino Cellatica superiore Doc (presente con sei etichette: Azienda Agricola Le Cantorie, Azienda Agricola Gatta, Azienda Agricola Castello di Gussago, Azienda Vitivinicola Milesi, Azienda Agricola Cascina Stella, Cooperativa Vitivinicola Cellatica Gussago). In conclusione i dessert di Caffè Danesi, Pinguino Blu e Pecora Nera accompagnati da grappe di Gussago (le distillerie: Franciacorta Spa, Frassine e Peroni Maddalena). Il menù è proposto a 25 euro.

«L’Amministrazione comunale non può che sostenere e valorizzare un’iniziativa così importante – afferma Giovanni Coccoli, Assessore
a Commercio, Attività produttive, Promozione del territorio, Agricoltura e Ambiente -, che vede coinvolte, oltre che ristoranti, cantine e distillerie, anche numerose realtà produttive, agricole e commerciali, vera spina dorsale dell’economia del nostro paese. Tutto questo
fa sì che la manifestazione sia “a km zero”».
Il tappeto rosso della cucina tradizionale, dei vini e delle grappe del territorio si srotola il 6 settembre.
Federico Bernardelli Curuz

Fonte: Giornale di Brescia

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