Mancati fondi Gal Golem: al palo la ristrutturazione della Santissima

Municipio di Gussago

Dissolto il contributo da 6,3 milioni del Gal Gölem, svaniscono con esso le speranze gussaghesi di ottenere parte di quei fondi europei per la ristrutturazione della Santissima e per altre operazioni sul territorio. In paese monta la polemica. La Lega Nord parte all’attacco con manifesti che recitano «Altre promesse di Marchina-Coccoli cadute nel vuoto: i soldi non ci sono perché hanno sbagliato a costituire la società Gal Gölem».

«Noi siamo la parte lesa – replica l’assessore Giovanni Coccoli -. Dei tre progetti presentati, verrà penalizzata solo la Santissima». Un macigno pesante circa 6,3 milioni di euro è, così, crollato sulla testa del sodalizio e poi, a cascata sui territori che hanno aderito all’iniziativa (Il Gal Gölem riunisce i comuni della Comunità Montana Valle Trompia e 4 Comuni extra Valle Trompia, quali Botticino, Cellatica, Collebeato); tra questi anche Gussago che aveva presentato tre progetti, per poter attingere ai fondi: restauro di parte della Santissima per 350mila euro, sistemazione della strada di Civine per 35mila e risanamento di via Piamarta per 50mila euro.

Il finanziamento è decaduto, in quanto la società costituita ha una maggioranza di soci pubblici e un numero ridotto di soci privati, cosa che non rispetta il Regolamento europeo il quale stabilisce che né le autorità pubbliche né alcun singolo gruppo di interesse rappresentino più del 49% del totale dei soci e che la parte privata debba essere preponderante rispetto a quella pubblica. Per Lucia Lazzari, Lega Nord è «un’altra dimostrazione della necessità di autonomia finanziaria, di responsabilità e competenza degli amministratori comunali. Noi avevamo notato una discrepanza fra lo Statuto e l’Atto costitutivo della società, ma era troppo tardi. Ora cosa farà il Comune?».

Non tarda ad arrivare la risposta della Giunta: «Gli aspetti burocratici erano compito della Comunità Montana – spiega l’assessore Coccoli -, con la quale ora ci confronteremo. Un peccato. Abbiamo speso 318 euro che ci verranno restituiti. Le altre due operazioni non subiranno cambiamenti: il progetto per il dissesto idrogeologico in via Piamarta (una quota è inserita nel bilancio, che deve ancora essere approvato) verrà comunque fatto e la strada di Civine è stata già sistemata». Dal canto suo il Gal Gölem farà ricorso contro l’annullamento del finanziamento. «Senza interlocuzione nè contraddittorio, un nuovo dirigente di Regione Lombardia – recita un comunicato -, appena succeduto ai funzionari storici, ha ritenuto di condurre una istruttoria sulla costituzione della nostra società, individuare presunte non conformità con il Regolamento europeo e disporre la nostra espulsione». Per il presidente del Gal Gölem, Andrea Crescini, «la forma data alla società rispetta alla lettera il Regolamento dell’Unione europea. Il nostro Psl, presentato alla Regione, prevedeva al suo interno la descrizione preventiva della governance che avrebbe avuto la società, che è stata quindi dichiarata preventivamente, approvata dalla Regione e quindi cristallizzata nel decreto di approvazione della graduatoria del 2 agosto 2016 che ci ha attribuito il finanziamento». Ora la parola passa ai legali. Già entro fine anno è atteso l’esito del ricorso.
Federico Bernardelli Curuz

Fonte: Giornale di Brescia

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