Mangiastorie: «La Terra è piatta? Tutta un’americanata»

Fotogallery Mangiastorie 2013 "Quando la Terra era piatta"

Una conferenza del professor Alessandro Barbero ha concluso la quarta edizione del Festival Mangiastorie a Gussago. Le teorie medievali. già condivise dal bresciano Giovanni Paneroni, riprese in Usa dai bastian contrari.

L’idea che la Terra fosse piatta è del Medioevo? Macché, un’americanata e pure recente. Questa, in sintesi, la conclusione di «Quando la Terra era piatta», la spumeggiante conferenza con cui Alessandro Barbero ha chiuso a Gussago la quarta edizione di Mangiastorie, festival di letteratura per l’infanzia, ideato dalla scrittrice Cosetta Zanotti. Erano in tanti, adulti ma anche ragazzi, ad ascoltare il professore universitario piemontese che, con competenza e leggerezza, fa conoscere la grande storia, grazie anche alla sua partecipazione ai programmi di Piero e Alberto Angela.

Nel corso della conferenza, partendo da uno spunto dell’assessore alla Cultura Paola Ricci, è stato ricordato Giovanni Paneroni, l’eccentrico astronomo nato nel 1871 a Rudiano che, da semplice artigiano assunse a grande notorietà, affascinando anche Indro Montanelli, perché sostenne con un’appassionante apostolato che la Terra fosse piatta e «la terra non gira, o bestie». Barbero ha ricordato che tanto gli studiosi greco-romani, quanto gli scienziati medievali credevano, nella quasi totalità, che la Terra fosse sferica. Non è un caso che imperatori e Papi sfoggiassero scettri e pastorali sovrastati dalla sfera, simbolo del Mondo. Gli stessi manuali di nautica e di teologia riprendevano l’idea della sfericità della Terra come un’ovvietà. Tra i primi testi a stampa fu edito, non a caso, il Tractatus de sphaera del 1230 che affermava la sfericità del nostro pianeta. E la Terra piatta? L’idea circolava in qualche scrittore antico e si era sviluppata tra i primi cristiani. Ad essi aveva però risposto, smentendoli, sant’Agostino che, nel De Genesis, invitava i credenti a non confondere la scienza con la religione. La svolta a inizio Ottocento con lo scrittore Whashington Irving che scrisse come Colombo, per partire nel suo viaggio, dovette sfidare gli ottusi dotti medievali spagnoli che credevano piatta la Terra. La cosa non era vera: gli scienziati iberici avevano solo fatto obiezioni sulla lunghezza del viaggio. La versione di Irvin ebbe però fortuna, grazie anche ai film. Gli Usa sono stati per altro anche la patria del revival della terra piatta: William Carpenter nel 1885 a Baltimora pubblicava «Le 100 prove che la Terra non è una sfera». Negli anni Cinquanta del Novecento è stata fondata in California la Flat Earth Society, che sostiene l’idea della Terra piatta, gruppo rifondato recentemente. Non solo: la Terra piatta, ha concluso Barbero, è finita dritta dritta nell’ultima moda statunitense: insegnare la «controversy» ovvero immaginare la versione non ufficiale di qualunque cosa. Accanto alla terra piatta, lo sbarco sulla Luna «girato» in uno studio tv.
Vittorio Nichilo

Fonte: Bresciaoggi
Le fotografie sono state scattate da Pintossi Giampietro (Pierino) per Gussago News.

RESTA SEMPRE AGGIORNATO CON LE NOSTRE NOTIZIE!

- iscriviti al canale WhatsApp di Gussago News
- iscriviti alle Newsletter di Gussago News