Maniche rimboccate su La Canale

Fiumi sicuri Gruppo Sentieri Gussago

Gruppo Sentieri, Amministrazione comunale e Regione Lombardia per la sicurezza del territorio di Gussago. Mentre proseguono i lavori di messa in sicurezza del torrente La Canale, vengono organizzati interventi di volontari, sia per la cura dei sentieri che per una operazione di pulizia del tratto del corso d’acqua che passa per il centro urbano. Domenica 1 marzo i volontari del Gruppo sentieri di Gussago, hanno invitato tutti i cittadini e gli appassionati della natura a partecipare all’«Escursione operativa» sul percorso che porta ai Roccoli, spedizione per ripristinare la transitabilità e la completa fruibilità delle antiche vie di comunicazione lungo i pendii gussaghesi.

Sul fronte «La canale», arteria fluviale che attraversa il paese, è in programma per l’11 aprile l’ormai tradizionale iniziativa “Fiumi sicuri” , organizzata sempre dal Gruppo sentieri – Protezione Civile, con la collaborazione dell’Amministrazione comunale di Gussago e della Provincia. Gli interventi di bonifica e di messa in sicurezza, necessari per evitare pericolose esondazioni, riguarderanno il tratto di fiume che scorre lungo via Martiri della Libertà fino all’altezza del semaforo di via IV Novembre. «Chiederemo la collaborazione delle associazioni di volontariato e di tutti quei cittadini che vogliano spendere del tempo fornendo un servizio importantissimo per la sicurezza del paese. Se dovessimo avere una risposta massiccia cercheremmo di pulire un tratto maggiore del torrente, arrivando magari, fino all’altezza del sottopasso della Sp19», dichiara Giovanni Coccoli, assessore alla promozione del territorio e all’ambiente.

Nel frattempo proseguono, a monte, sempre nel letto del torrente gussaghese, i lavori dimessa in sicurezza del tratto del corso d’acqua compreso tra la Val Gandine e l’intersezione con Vicolo Mincio, da parte di Regione Lombardia, che ha stanziato 150 mila euro per questa operazione di ampio respiro e di grande importanza. I lavori dovrebbero risolvere le criticità idrauliche del torrente, intervenendo con il consolidamento strutturale delle briglie (muri di sbarramento concepiti per ridurre il trasporto di materiale solido di fondo), e dei muri protettivi, indeboliti e danneggiati durante il nubifragio del 5 maggio 2010.
Federico Bernardelli Curuz

Fonte: Giornale di Brescia

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