Maratona di New York: al via anche 7 gussaghesi

Fanno parte di una pattuglia di oltre tremila runners italiani pronti a sfidare il lungo percorso e gli inevitabili disagi provocati dalla «tempesta perfetta».

Non basta la furia dell’uragano Sandy a fermare la maratona di New York. La Grande Mela è ferita ma non doma.
Così il sito della manifestazione conferma: salvo cause di forza maggiore domenica si corre, l’evento non ha subito modifiche. Nonostante Sandy, nonostante la potenza distruttrice degli elementi, nonostante l’acqua che ha invaso strade, stazioni della metro e tunnel, isolato e «spaccato in due» Manhattan, il colpo di cannone sul ponte di Verrazzano risuonerà puntualmente alle 9.40 – primo pomeriggio in Italia – di domenica: giorno in cui negli States ritornerà l’ora solare.

Pronti a scattare al gate – il nome tecnico è «corral» – ci saranno anche 122 podisti bresciani, parte di una folta rappresentanza italiana composta da quasi tremila runners sugli oltre quarantamila che prenderanno il via.
Atleti e amatori da tutto il mondo col pettorale d’ordinanza attraverseranno i quartieri dei cinque distretti di New York: Staten Island,
Brooklyn, Queens, Bronx e Manhattan, fino al traguardo in Central Park.
Le luci di New York si sono spente quando nella notte tra lunedì e martedì «the hurricane» si è abbattuto sulla East Coast, portando devastazione e morte: il «commanderin chief», Barack Obama ha sospeso la campagna elettorale e ha dichiarato lo «stato di catastrofe».

La pattuglia bresciana, composta da 122 atleti, è un pò meno folta di quella dello scorso anno, quando erano in 174.
Tra i bresciani in partenza per correre, tutto di un fiato, le 26, 2 miglia della maratona – 42,195 chilometri di passione- inventata nel 1970 – ci sono 7 gussaghesi: Davide Bonfadini, Marco Colombo, Antonio Contessa, Dionigi Gozio, Vincenzo Fariello, Nadia Turotti ed il velista Pietro Zucchetti.

I runners partiranno in quattro ondate. Orologi e cronometri saranno collocati a ogni miglio. Dal 1970 New York è la sua maratona, è la rappresentazione dello spirito della città. E quest’anno più che mai la Grande Mela non vuole smentirsi. Nonostante Sandy non molla.
Come un atleta che guadagna l’ultimo miglio. Oltre la fatica. Oltre le difficoltà. Oltre il buio e la paura.
Paola Gregorio

Fonte: Giornale di Brescia

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