I magnifici sei… più uno. Sono i «gioielli» storici ed artistici di Gussago che apriranno al pubblico – in alcuni casi per la prima volta – in occasione delle Giornate Fai di Primavera. L’iniziativa è stata presentata ieri nel salone da ballo di Palazzo Caprioli alla presenza dei rappresentanti del Fai, del sindaco Giovanni Coccoli e dei proprietari delle dimore. L’evento, alla 33ma edizione, è organizzato dal Gruppo Fai di Sebino Franciacorta che quest’anno taglia il traguardo del decennale: «Abbiamo voluto organizzare un grande evento, che definirei “personaggi che tornano e quadri che si spostano” – ha spiegato la capogruppo Maria Luisa Lazzari -. Approfittando dei lavori di restauro nella sala consiliare, verranno trasferiti i due ritratti di Paolo Richiedei e Ottavio Chinelli, realizzati da Angelo Inganni, che per l’occasione torneranno temporaneamente nelle loro dimore originarie, mentre due grandi dipinti di Adriano Grasso Caprioli troveranno spazio a Palazzo Caprioli». «Un fil rouge collega questi nostri tesori – ha sottolineato Coccoli – che ci riportano alle nostre radici, alle tradizioni, ai personaggi dell’epoca che ci hanno lasciato testimonianze importanti».
Durante le Giornate Fai resteranno aperti la Santissima, Villa Richiedei, che sorge vicino alle strutture della Fondazione che ospita servizi medico-sanitari, Villa Chinelli Colonna, che la proprietaria Eliana Saleri ha definito «la villa misteriosa di via Sovernighe, che in dialetto stava per “sopra le nuvole”», Palazzo Caprioli, che grazie a Margherita Baratti ospita attività culturali e artistiche, e la Pieve di Santa Maria Vecchia. Un’esperienza unica sarà la visita al sottotetto della chiesa parrocchiale, raggiungibile attraverso una scala nascosta di 70 gradini, e al campanile, accessibile solo ai membri Fai, per una straordinaria vista mozzafiato su Gussago.
Cinzia Reboni
La primavera arriva con il Fai: in vetrina 28 tesori bresciani
La primavera arriva con il Fai. Il 22 e 23 marzo 2025 le Giornate di Primavera apriranno 28 siti affascinanti in città e provincia, più o meno noti e con località new entry, per un fine settimana assolutamente da non perdere. «Il capoluogo da sempre è in collaborazione con il Fondo Ambiente, con tanti luoghi per gli appassionati, magici come ad esempio il sottotetto della Loggia, chicca mai mancata per gli ospiti illustri, con la sua forma di nave rovesciata» ha sottolineato la sindaca Laura Castelletti ieri in Loggia durante l’ufficializzazione nello stesso giorno del lancio nazionale della manifestazione in 400 città, in cui sono state ricordate due proposte bresciane, palazzo Arici e il Mita. Con lei erano presenti altri amministratori locali e alcuni ragazzi future guide. Per la Provincia, la consigliera delegata alla Cultura Nini Ferrari ha rimarcato il valore aggiunto del racconto rigoroso e divulgativo che incuriosisce sempre molto.
Saranno 230 i volontari ad accompagnare, trecento gli studenti delle superiori apprendisti ciceroni da parecchie scuole, fra cui Don Bosco, Luzzago, Mantegna, Golgi, Dandolo di Orzivecchi, Bazoli Polo di Desenzano, Moretti di Gardone Valtrompia. Ed è spettato alla presidente Simona Caridi, capo delegazione, illustrare l’offerta urbana e alla delegata Maria Gallarotti quelle del territorio organizzate dalla delegazione di Brescia. Sedici il totale, che diventano 28 con Gussago e Malegno. Ricordando prima che il Fai compie 50 anni, fondato il 28 aprile del 1975 da Giulia Maria Mozzoni Crespi, Renato Bazzoni, Alberto Presdieri, Franco Russoli, da un’idea di Elena Croce; a livello italiano per il compleanno lo sforzo sarà ancora maggiore, con 133 delegazioni coinvolte, 106 gruppi giovani, 14 gruppi di Ponte fra culture, 16 mila studenti.
Settecentocinquanta i posti speciali: si va, come sempre, dagli edifici alle chiese, ai castelli e teatri, a laboratori e spazi industriali, a borghi storici, ad aree naturalistiche: «Ogni anno si rinnova la Festa della bellezza per migliaia di visitatori, grazie alla collaborazione di proprietari e amministrazioni» ha spiegato Caridi.
Sarà molto interessante conoscere il Mita, Museo Internazionale del Tappeto della Fondazione Tassara: «Ci saranno due inediti, una nuova mostra e la possibilità di ammirare, nel deposito unico al mondo, 1300 tappeti» ha annunciato il suo presidente Flavio Pasotti. Riaprirà dopo l’anteprima per pochi del 2022, causa Covid, palazzo Arici in corso Martiri della Libertà, poi tre saranno i teatri, il San Carlino di corso Matteotti, il glorioso Mina Mezzadri in contrada Santa Chiara, il nuovissimo Borsoni in via Milano. Come detto, attirerà il sottotetto del palazzo municipale e così sarà per l’ex convento di San Clemente in via Trieste, oggi scuola Tito Speri. Arriva invece alla prima esperienza Borgosatollo con la chiesa di San Faustino e Giovita, che è di proprietà degli abitanti della frazione di Gerole che sarà possibile raggiungere con biciclettata, e con il Parco di Villa Guidetti, arricchito da un concerto domenica alle 11. A Ospitaletto appuntamento alla chiesa di Santa Maria di Lovernato e Il museo Ghidoni di villa Presti. A invece Pozzolengo visita alla casa settecentesca del regista Franco Piavoli, al Castello e alla Torre campanaria. A Villa Carcina in Valtrompia invece appuntamento al parco di villa Glisenti e all’ex cotonificio Mylius Bernocchi, esempio di architettura industriale del XIX secolo.
Magda Biglia
Fonte: Bresciaoggi