Protezione civile, sabato 18 e domenica 19 marzo torna la maxi esercitazione

Si svolgerà questo fine settimana (sabato 18 e domenica 19 marzo 2023) la prima imponente esercitazione di Protezione civile dopo il Covid. Dopo anni decisamente intensi – pandemia, emergenza Ucraina, frana a Niardo -, duemila volontari si troveranno sabato e domenica in diversi comuni della provincia per un training di aggiornamento e coordinamento tra le associazioni che hanno dato la disponibilità. Una prova generale molto partecipata, sottolinea il presidente del Coordinamento delle Organizzazioni di volontariato di Protezione civile (Ccv) Enrico Musesti, visto che vi prenderanno parte ben 100 enti sui 157 operativi sul territorio.

«Ognuno di questi lavora molto bene, ma il difficile viene quando ci si deve coordinare per lavorare assieme – spiega Musesti -. Per questo riprendiamo la buona abitudine di confrontarci in un’esercitazione condivisa, che prima del Covid facevamo annualmente». Sabato e domenica, con la regia del Broletto, i gruppi coinvolti testeranno le capacità di intervento su diversi scenari: incendio boschivo, rischio idrogeologico, soccorso nautico, ricerca persone scomparse, anche con unità cinofile, estrazione dalle macerie e allestimento di cucine da campo. «Per essere pronti nei momenti di bisogno è molto importante fare esercitazioni pratiche – spiega il presidente della provincia Emanuele Moraschini -. Ancora una volta emerge chiaro come il nostro ente sia fondamentale per il coordinamento e la raccolta delle esigenze del territorio».

In concomitanza, ricorda Maria Ferrari dell’ufficio provinciale Protezione civile, oltre alle prove destinate a tutte le unità operative, molti volontari saranno coinvolti in corsi specifici: 37 lavoreranno sull’emergenza da incendio boschivo, 87 sul rischio alluvionale e 15 sull’allestimento di un campo in caso di calamità. Il primo, annuncia Emilio Gozzini di Cv, braccio operativo del Ccv, è in collaborazione con la comunità montana Sebino Bresciano e si svolgerà la mattina a Gussago con attività che prevedono l’impiego dell’elicottero, e di pomeriggio sulle colline di Cellatica. Il corso idrogeologico avrà invece il campo base a Orzinuovi e si sposterà nel Parco dell’Oglio fino a Rudiano, dove le attività di taglio piante, rinforzo argini e uso delle motopompe avranno anche una concreta funzione di risistemazione e prevenzione. Il corso per gli incendi boschivi avrà base a Erbusco, per spingersi fino a Zocco, Paratico e Corte Franca, mentre quello sugli interventi in acqua, anche con cani, sarà a Sale Marasino, Pisogne e Iseo. Infine, le attività di ricerca in superficie e sotto le macerie si concentreranno a Ospitaletto, Passirano, Rodengo Saiano, Ome e Capriolo. Domenica inoltre, con il supporto del soccorso alpino, verrà ripresa l’attività pratica per la ricerca degli scomparsi, per un ripasso delle corrette procedure in 15 comuni. Non può mancare il corso di cucina da campo, in cui i volontari da formare saranno affiancati dal personale esperto di colonna mobile che già opera nelle cucine da campo della provincia di Brescia.
Michela Bono

Fonte: Bresciaoggi

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