Mestieri di una volta: la contadina caricata del gerlo

La contadina caricata del gerlo

Ritorno a casa con la “gabbia dèl patoss” (Gerlo di steli a maglie molto larghe, diverso da quello per il letame che presentava maglie strette e fatto quasi interamente si scorze di legname)  piena di fogliame per far da strame al bestiame, in particolare per “fà lèt” alle mucche; reca in mano due rastrelli tipici per la raccolta del fogliame, diversi da quelli utilizzati per raccogliere il fieno. Le mucche dovevano sdraiarsi su fogliame secco e asciutto, da cambiarsi ogni giorno.

Dal fogliame intriso di deiezioni vaccine nasceva il letame, unico concime naturale per fertilizzare i campi. Le mucche pulite erano indice di sicurezza per la loro salute e per l’igienicità del latte; infatti, sovente, si sviluppava nelle nostre stalle la malattia infettiva detta “Supìna”, vale a dire l’Afta epizootica, le bestie non mangiavano a causa di fortissime formazioni di vesciche in bocca.

A cura di Achille Giovanni Piardi

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