La battaglia di carte bollate ricorda un po’ la storia di Davide contro Golia: il piccolo che vince contro il grande. Terreno di scontro la registrazione di un dominio Internet. Golia è Automobile Club di Brescia nell’espressione di proprietaria del marchio Mille Miglia; Davide, la società Fcf Web di Giampaolo Frosi &C con sede a Gussago. Nel lontano giugno 2004 la società di Frosi – che si occupa di soluzioni web dal 2001 come recita il sito di riferimento – registra il dominio 1000miglia.com; tre anni più tardi si aggiudica il possesso di 1000miglia.biz e 1000miglia.mobi. Da par suo, Aci è titolare dall’aprile del 1998 del sito 1000miglia.it. Ed è qui che sta l’inghippo. Aci Brescia decide – il 12 agosto di quest’anno – di ricorrere a un arbitrato presso l’organizzazione mondiale della proprietà intellettuale, la Wipo, poiché ritiene che l’azienda di Frosi non abbia «alcun diritto e o interesse legittimo in merito ai nomi di dominio» registrati poiché Fcf non «è un agente autorizzato o un licenziatario», né ha mai avuto autorizzazione per utilizzare il marchio “1000 Miglia”. I siti del contendere rimandano tutti a un blog di appassionati di corse automobilistiche. Per Aci il dominio contestato può indurre in confusione.
Non solo: Aci considera anche che «ricorra malafede nella registrazione e nell’uso». Infine, ritiene che l’azienda di Gussago possa aver registrato i tre domini allo scopo di «rivenderli e ottenere così un guadagno approfittando della rinomanza del marchio “1000 Miglia”». Da parte sua, Fcf si difende ritenendo di avere interesse legittimo all’uso dei domini «in quanto il blog non svolge attività commerciale». E rimarca il fatto di non avere dato alcun incarico di vendita dei domini stessi. Il ricorso, con il il plico di accuse e repliche, viene attentamente vagliato dall’organismo internazionale.
Il giorno 9 ottobre di quest’anno viene emesso il giudizio: «Rigetto del ricorso» presentato da Automobile Club di Brescia. La firma è del dottor Edoardo Fano, avvocato, il professionista «terzo» che ha operato per conto di Wipo in questa controversia. In particolare, non viene ravvisata da Wipo alcuna attività commerciale, né il tentativo di Fcf di farsi passare per il sito ufficiale della corsa dato anche la palese diversità di layout delle pagine web. Morale della questione: le cose rimangono come sono. Aci con il suo sito 1000miglia.it al cui interno raccoglie tutto il materiale – commerciale e divulgativo – della Corsa più bella del mondo; Fcf con il suo blog 1000miglia.com e correlati frequentati da appassionati che vergano le pagine virtuali del sito con «appunti personali» sulla Freccia rossa.
Fonte: ilgiorno.it