Il progetto del Museo del gusto nella Santissima di Gussago prosegue, un’iniziativa che, come precisa l’assessore al Commercio Giovanni Coccoli: «Vorremmo far partire a breve». Dopo le due sedi aperte in Sicilia e in Calabria – la sede del Museo è a Frossasco, in Piemonte -, Gussago sarebbe la terza proposta in Italia per far conoscere il valore dei prodotti tradizionali, inserendoli in un contesto ricco di storia, che valorizzi il territorio e le sue tradizioni.
«Il Museo del gusto rappresenta un viaggio attraverso la storia, la cultura e la conoscenza collettiva, oltre che un percorso individuale nell’esplorazione dei sensi – continua Coccoli -. Realizzare questa iniziativa ci permetterebbe di ridare vita alla Santissima, un luogo di grande fascino non solo per Gussago, abbandonato ormai da mezzo secolo. La Santissima fungerebbe da vetrina, una sede di esposizioni anche temporanee sull’alimentazione, mentre la filosofia del museo si allargherebbe sul territorio attraverso un percorso da sviluppare attraverso cantine e distillerie, ovvero la parte laboratoriale di questo progetto». A che punto è la realizzazione? «Il Comune di Gussago ha affidato la Santissima in comodato per due anni all’associazione “Amici del Museo del gusto della Lombardia”. Ora ci stiamo attivando per ottenere i finanziamenti e per dare finalmente corpo a questa iniziativa. Sono molto fiducioso e ritengo che questo intervento rappresenti l’ulteriore cassa di risonanza per le ricchezze del nostro territorio che, sul piano enogastronomico, si sintetizzano nelle nostre due De.Co, lo spiedo e la grappa. Il Museo del gusto è però un’opportunità di grande risalto per l’intera provincia di Brescia e per sviluppare anche percorsi di educazione alimentare che coinvolgono sia gli adulti che i bambini».
Federico Bernardelli Curuz
Fonte: Giornale di Brescia