C’è anche un bresciano di adozione, è un catanese di 46 anni residente a Gussago, tra le sette persone arrestate ieri all’alba nel corso di una operazione coordinata dalla Direzione Investigativa Antimafia che ha visto impegnati in diverse perquisizioni polizia, carabinieri e Guardia di Finanza di Brescia. Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, trasferimento fraudolento di beni e valori e appropriazione indebita aggravati dal metodo mafioso, bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio.
Al 46enne gli inquirenti contestano, in concorso con altri indagati, di avere posto « in essere atti idonei diretti in modo non univoco» a costringere due promotori finanziari a versare 270mila euro a titolo di «indebito e del tutto infondato risarcimento danni, in relazione a un’operazione di compravendita immobiliare avente ad oggetto un fondo agricolo con annessa sorgente acquifera in provincia di Catania». Per il 46enne il gip del tribunale di Milano ha disposto la misura cautelare della detenzione in carcere.
Si terranno invece nelle prossime ore le convalide dei 5 fermi eseguiti a Brescia, Flero, Vibo Valentia, Nuvolera e Reggio Calabria nei confronti di altrettante persone «ritenute responsabili di avere detenuto e portato in luogo pubblico armi comuni e da guerra (pistole e bombe a mano) con la finalità di realizzare un progetto omicidiario, maturato in un contesto di criminalità organizzata, con l’aggravante di avere agevolato l’attività di una famiglia ‘ndranghetistica».
Fonte: Bresciaoggi