Nuoto Fisdir: è stata una ripartenza da ricordare, nel nome di Roberto

Meeting nuoto fisdir settembre 2020

I nuotatori con disabilità intellettivo relazionale di Fisdir Lombardia si sono finalmente rituffati in acqua. Ed è questo ciò che conta, più dei risultati. L’occasione è stata fornita dal Meeting regionale intitolato “Una bracciata per ripartire – Nuotiamo insieme per ricordare Roberto Melissano”, andato in scena domenica 13 settembre 2020 al centro “Le Gocce” di Gussago.

La bella giornata e lo splendido contesto collinare in cui è inserito l’impianto, messo gentilmente a disposizione dal gestore Paolo Carbone, hanno contribuito a rendere speciale un evento di per sé unico, pensato per ritrovarsi a distanza di tanti mesi e per ricordare un pilastro del movimento che ci ha lasciati da poco. Le caratteristiche della piscina e l’attenzione di organizzatori e partecipanti hanno consentito il rispetto delle misure anti-Covid e, più in generale, la buona riuscita della manifestazione.

I quasi 120 atleti impegnati, rappresentanti sia del settore Agonistico che di quello Promozionale, si sono cimentati tutti sui 50 metri, nei 4 stili. Molti partecipanti hanno già evidenziato un buono stato di forma e tempi in linea con le loro migliori performance. Al termine del Meeting, ogni nuotatore ha ricevuto una mascherina brandizzata con il logo di Fisdir. Infine, quattro coppe sono state consegnate alle società delle zone più colpite dall’emergenza sanitaria: PHB Polisportiva Bergamasca, Pol. Bresciana “No Frontiere”, Pol. Disabili Valcamonica e Delfini Cremona.

Come detto, la gara era dedicata a Roberto Melissano. Antonio Marangoni, presidente della “sua” Polisportiva Milanese, lo ricorda così: “Anche se all’epoca aveva solo 14 anni, Roberto è stato tra i fondatori della Polisportiva. È stato un atleta di livello internazionale, capace di vincere medaglie prestigiose e di compiere imprese straordinarie, come la traversata a nuoto dello Stretto di Messina. Poi, ha incarnato quello che per me è il concetto di sportivo: una volta ritirato, non si è crogiolato dei suoi risultati, ma ha dato tutto sé stesso per trasferire la sua esperienza e la sua passione agli altri. È diventato un dirigente della Polisportiva, del CIP Lombardia e della Finp ed è stato un preziosissimo collaboratore della Fisdir. Subito dopo la sua famiglia, c’era lo sport. Per questo mancherà così tanto, non solo a me. La ripresa dell’attività sportiva è complicata, il futuro è ancora incerto ma sentiamo forte il dovere di portare avanti la sua opera”.

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