«La bambina non è vaccinata e la madre ha detto che non ha intenzione di farla vaccinare. Noi l’abbiamo accolta a scuola fino al 10 settembre poi, con l’entrata in vigore della legge sull’obbligo vaccinale, non abbiamo più potuto e abbiamo dovuto lasciarla a casa». A parlare è Enrica Massetti, dirigente della Scuola dell’infanzia Piovanelli di Gussago l’unica in cui, dall’entrata dell’obbligo vaccinale con l’inizio dell’anno scolastico, sia stata allontanata una bimba di quattro anni perché non vaccinata. Continua la dirigente: «Abbiamo informato tutti i genitori sulla documentazione da presentare. La madre della piccola – entrambe di nazionalità ucraina – ci ha chiesto di scriverle quali documenti avrebbe dovuto produrre. Lo abbiamo fatto e lei ha risposto che non ha alcuna intenzione di vaccinare sua figlia. Le abbiamo mandato una mail, ricordandole che dal 12 la bimba non avrebbe più potuto frequentare, perché noi dobbiamo applicare la legge, a tutela di tutti. Ha risposto che preferisce tenerla a casa».
Ed ora, che accade? Massetti: «Nel frattempo, abbiamo contattato l’Ats per vedere se ci sono ancora margini per far cambiare idea ai genitori. Da parte nostra, abbiamo deciso di tenere il posto congelato, in modo tale che la bambina potrà tornare a scuola una volta effettuate le vaccinazioni o, comunque, dopo aver prodotto la documentazione che impegna i genitori a farla vaccinare, o le ragioni mediche che lo impediscono».
La legge prevede che per frequentare la scuola dell’infanzia e quella dell’obbligo i ragazzini debbano essere stati sottoposti a dieci vaccinazioni, da ora obbligatorie. Con alcuni distinguo. Ad esempio, anziché presentare i documenti, i genitori possono consegnare alla segreteria della scuola un’autocertificazione, ma entro il 10 marzo devono produrre la documentazione che comprovi di aver effettuato le vaccinazioni obbligatorie. La presentazione dei documenti è requisito di accesso alla scuola dell’infanzia; non lo è per le scuole del primo e secondo ciclo.
Per l’anno scolastico 2017-2018, appena iniziato, la documentazione per la frequenza di asili nido e scuole per l’infanzia doveva essere presentata alle rispettive scuole entro l’11 settembre. Entro il 31 ottobre, invece, alle segreterie delle scuole dell’obbligo (elementari, medie e centri di formazione professionale). Solo per l’anno scolastico in corso, l’avvenuta richiesta di effettuare le vaccinazioni mancanti potrà essere comprovata anche con un’autocertificazione. L’Azienda sociosanitaria territoriale (Asst) competente potrà fissare un appuntamento per effettuare le vaccinazioni mancanti entro la fine dell’anno scolastico. Sui siti internet degli istituti, dell’Ats, delle Asst, della Regione e del ministero della Salute i dettagli della documentazione da presentare.
Fonte: Giornale di Brescia