Da qualche giorno l’obitorio della Fondazione Richiedei di Gussago non può più accogliere le salme di persone decedute in casa o al di fuori della struttura. La decisione fa seguito a una sentenza che ha confermato il regolamento emanato da Regione Lombardia nel giugno 2022, secondo cui le camere mortuarie all’interno di strutture sanitarie o sociosanitarie possono essere utilizzate esclusivamente per chi muore all’interno di tali strutture.
La situazione ha suscitato preoccupazione, soprattutto perché Gussago non dispone attualmente di una casa del commiato. Il problema si era già posto oltre un anno fa, all’entrata in vigore del regolamento. In quell’occasione, il sindaco di Gussago, Giovanni Coccoli, aveva emesso un’ordinanza che consentiva temporaneamente l’accesso all’obitorio anche per i defunti deceduti in ambito domestico. Un ricorso presentato da alcune imprese funebri ha tuttavia portato a una sentenza che ha annullato l’ordinanza comunale.
L’Amministrazione comunale sta ora valutando, anche con il coinvolgimento di altri enti, la possibilità di un nuovo ricorso. Si evidenzia infatti che la Fondazione Richiedei svolge anche una funzione ospedaliera, oltre a quella sociosanitaria, elemento che potrebbe offrire margini di interpretazione normativa.
Nel frattempo, è stato avviato un confronto con Regione Lombardia per individuare soluzioni condivise. Tra le ipotesi in esame vi è la realizzazione di una casa del commiato a Gussago, eventualmente in collaborazione con soggetti privati, anche se l’iniziativa presenta difficoltà economiche e logistiche. Si valuta anche un possibile intervento normativo regionale, con il coinvolgimento di altri Comuni e delle parrocchie del territorio.
Per approfondire:
– Regione Lombardia: Regolamento regionale giugno 2022 sulle attività funebri e cimiteriali e piattaforma gestione attività funebri