Due anfiteatri montani contigui, due Comuni, due Piani di intervento finalizzati alla sicurezza nell’ambito di interventi contro frane e alluvioni. Gussago pone in sicurezza il letto dell’antico torrente attorno al quale sorse il centro abitato, che fu poi canalizzato, a causa di disastrose alluvioni, trasformato in un corso artificiale – da qui il nome La Canale – e fatto flettere verso Est, così da evitare la discesa verticale. I lavori, svolti dalla Regione, sono di notevole rilievo poiché i tecnici hanno provveduto alla collocazione di briglie in grado di rallentare la velocità dell’acqua, hanno ripulito il fondo affinché non si creino ingorghi durante le piogge più massicce e continue. Gli interventi hanno previsto anche la messa in sicurezza delle sponde murate del torrente, specie nei punti non rettilinei, là dove l’acqua tende a scavare sotto i manufatti, erodendo terreno a livello di fondazioni. A questa operazione di manutenzione straordinaria – a nord di Navezze, nei punti potenzialmente più critici – il Comune e i volontari accostano interventi di pulizia dell’alveo nella parte del corso d’acqua che transita in paese (la prossima iniziativa avrà luogo l’11 aprile con l’ormai tradizionale operazione «Fiumi sicuri», organizzata dal Gruppo sentieri – Protezione Civile con la collaborazione dell’Ente locale e della Provincia) e ciò per eliminare ogni ostacolo e per ottenere un deflusso costante e notevole, a piena portata, nel caso di piogge torrenziali. Il corso d’acqua attorno al quale è sorto il centro di Gussago è stato, nei secoli, una risorsa e un spada di Damocle rispetto alle abitazioni. E anche ora, dopo le deviazioni idrauliche del Novecento, è necessario mantenerlo ai massimi livelli di sicurezza.
Operazioni contro le alluvioni anche nel vicino anfiteatro di Cellatica saranno garantite al più presto, grazie a opere previste dal Comune e presentate recentemente in assemblea dal sindaco Paolo Cingia, alle quali ha dato priorità nell’ambito dei lavori pubblici. Al primo posto di un piano di lavori che comprende anche interventi stradali e su punti luce e prevede il recupero di risorse economiche pari a 564mila euro, figurano le sistemazioni degli invasi principali, in via Paolo VI, via Manzoni, via Trombetta, via Aldo Moro e la parte superiore di via Castagneti.
«Abbiamo dato incarico perla progettazione esecutiva – dice Cingia -. Nelle prossime settimane i progetti arriveranno in Giunta. Una volta approvato il bilancio, provvederemo agli appalti. Il costo previsto è di circa 170mila euro». Lavori anche sull’imbocco della fognatura all’uscita tra via Castagneti e la provinciale 10. Qui si formano, in caso di piogge, notevoli accumuli d’acqua che imboccano poi via Pietroboni e finiscono in prossimità dell’asilo Nido e della scuola dell’infanzia.
Federico Bernardelli Curuz
Fonte: Giornale di Brescia