Ottavo giorno edizione 3: gli appuntamenti di sabato 16 maggio

Ottavo giorno 2015

Segnaliamo gli appuntamenti dell’ultima giornata della terza edizione dell’”Ottavo giorno“, rassegna che propone otto giorni pieni di storie di vita (tra cultura, sport, arte, mostre, concorsi, mercati, musica, film ed altro) che l’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Gussago, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Gussago.

Sabato 16 maggio 2015 alle ore 10:00 presso la sala civica “C. Togni” di Gussago “Premiazione concorso letterario del Giornale del Gussago Calcio“, a cura del Giornale del Gussago Calcio. Si conclude la quinta edizione del Concorso letterario del Giornale del Gussago Calcio intitolato a Giorgio Sbaraini, giornalista bresciano scomparso cinque anni fa. Quest’anno, in accordo con la Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo e il Comune di Gussago, il concorso è stato rivolto ai ragazzi della scuola media e si è articolato nelle sezioni “Racconto” e “Composizione artistica”. Il tema proposto è: “La sfida”. Per permettere agli studenti della scuola media di comprendere meglio il significato del tema proposto, il Giornale del Gussago Calcio ha organizzato un incontro con gli artisti di strada Tarek Drago e Sara Greotti. La giuria del concorso è composta dalla redazione del giornale del Gussago Calcio, dalla direttrice del festival di letteratura di Gussago “Il Mangiastorie”, Cosetta Zanotti, dalla scrittrice locale Rinetta Faroni, dallo scrittore Flavio Emer e dalla figlia di Giorgio Sbaraini, Francesca.

In serata, alle ore 20:30, sempre presso la sala civica “C. Togni”di Gussago, si terrà lo spettacolo “Essere tempesta” (dalla parte di Calibano), a cura di Le Misticanze. ll Teatro delle Misticanze si affida, per la prima volta, ad un testo della grande tradizione teatrale classica, La Tempesta di William Shakespeare, reinterpretandolo con un’attenzione particolare alla figura di Calibano e agli elementi che fanno da sfondo alla vicenda: tempesta, nave, naufragio, isola. Chi è Calibano? Un mostro, un diverso, “metà uomo e metà pesce”, a tratti crudele, bizzoso, forse pericoloso. Ma è proprio a Calibano, all’essere abietto cui viene insegnata la civiltà, che Shakespeare affida, man mano che la vicenda si dipana, i brani più poetici e struggenti fino a quel “vuoi venire con me?” che grida un bisogno almeno di amare qualcuno o qualcosa a tutti i costi e, forse, la consapevolezza di quanto è difficile, nella diversità, essere amati. È su questo snodo dell’opera che le Misticanze puntano lo sguardo: essere tempesta, essere pronti al cambiamento, trovare a tutti i costi riparo nelle avversità, trasformarle in isole che nascondono il segreto di una vita libera, dignitosa, per tutti.

Per approfondire:
– consulta il programma completo de L’Ottavo giorno – Edizione 3

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