
I tanti volti di Omar Pedrini, tra acustico e Timoria
L’acustico funziona, soprattutto quando il cantante tira fuori voce e orgoglio e si circonda sul palco di (amici) musicisti di prima scelta. Omar Pedrini ha regalato – nel suo concerto dell’altro ieri a Gussago, in una piazza San Lorenzo stracolma di pubblico – una prova davvero convincente. Disteso quando dialoga con la platea, deciso quando interpreta i suoi pezzi più famosi e drammatici, teatrale quando legge poesie. Uno spettacolo che trova, a livello di arrangiamenti ed esecuzione dei brani, la quadratura del cerchio. Ciò accade grazie a Beppe Facchetti alle percussioni, Giancarlo Zucchi e Larry Mancini rispettivamente alle tastiere e al basso e Carlo