Mercoledì 11 febbraio Paolo Cittadini ripercorre il dramma dell’esodo giuliano dalmata

Giorno del ricordo 2015

Il 10 febbraio si celebra in tutta Italia il «Giorno del Ricordo delle foibe e dell’esodo» di 350.000 italiani da Istria, Fiume e Dalmazia alla fine della seconda guerra mondiale. L’assessorato Cultura del Comune di Gussago, in collaborazione con la biblioteca comunale “C. Bonometti”, ha invitato mercoledì 11 febbraio 2015 alle ore 20:30 presso la sala civiva “C. Togni” di Gussago, Paolo Cittadini, figlio e nipote di esuli istriani, autore del volume “Esodo a Brescia. La diaspora giuliano – dalmata”, per ripercorrere, dialogando con il Prof. Vittorio Nichilo, giornalista, scrittore e insegnate dell’Istituto Comprensivo di Gussago, il dramma dell’esodo giuliano dalmata, raccontando l’approdo dei profughi nel Bresciano: cinquemila in città, altri in provincia. In totale, circa 8.500 persone tra uomini, donne e bambini.

Quali i motivi storici, sociali, politici che portarono i giuliano dalmati a lasciare le loro terre? Dalla partenza dei luoghi d’origine, spesso abbandonati in tutta fretta, all’arrivo in quella che consideravano la loro patria ma che spesso li accolse con sputi e insulti.

Una storia spesso “dimenticata” che parte da un vissuto personale: «In casa ho sempre vissuto l’esodo erano racconti quotidiani.  I miei nonni dopo Latina sono giunti a Brescia e hanno vissuto per tre anni nel campo profughi di via Callegari e poi hanno abitato in via Cesare Arici, nelle case messe a disposizione per loro… L’analisi del perché in molti scelsero la via dell’esilio deve tener conto di diversi aspetti che condizionarono la decisione. Un senso di smarrimento, di abbandono, la necessità di doversi adattare a una nuova “cultura dominante”, la perdita di punti di riferimento usuali si mischiarono alla “paura” che la popolazione di lingua italiana nutriva nei confronti degli jugoslavi (…) Sentirsi stranieri in patria fu la molla che portò alle partenze di massa (…)».

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