Parcheggiatori e accattoni molesti: oltre alle multe, l’allontanamento

Per fronteggiare l’accattonaggio molesto e il commercio abusivo nelle zone sensibili del paese a Gussago arriva il Daspo urbano. Il Consiglio comunale ha infatti approvato la modifica al regolamento di polizia urbana, prevedendo misure quali l’allontanamento, il divieto di accesso e di stazionamento in determinate aree urbane. Le cosiddette «zone sensibili» all’interno delle quali sarà applicabile sono le aree nelle vicinanze di ogni scuola, parchi, aree protette e giardini comunali e le zone monumentali e/o di interesse storico e turistico, quali la Santissima e il suo parco, piazza San Lorenzo, piazza Vittorio Veneto e il Parco delle Rimembranze, oltre ai parcheggi nei pressi di supermercati centri commerciali, area del mercato e parcheggi davanti al Richiedei.

Proprio da questi ultimi due punti è partita la raccolta di firme contro la mendicità molesta e la vendita abusiva di prodotti contraffatti, indetta dal gruppo consiliare Stefano Quarena Sindaco che aveva portato alla adesione di 650 gussaghesi. «Questo regolamento scaturisce da alcune riflessioni fatte da tempo in collaborazione con il comandante della Polizia locale – ha dichiarato il sindaco Giovanni Coccoli -; tengo comunque a precisare che questa decisione è frutto non tanto della raccolta firme, quanto di una presa di coscienza derivata anche da numerosissime segnalazioni di cittadini che lamentano atteggiamenti molto insistenti e fastidiosi. Il decreto Minniti dà la possibilità di dotare la polizia urbana di uno strumento in più rispetto a quanto prevede la legge, applicabile in caso di atteggiamenti molesti».

In caso di infrazione, la polizia, oltre alla sanzione economica, si potrà avvalere della possibilità di allontanare per 48 ore queste persone. «Va sottolineato – ha concluso Coccoli – che la nostra amministrazione è sensibile all’accoglienza e quindi nulla ha contro le persone in difficoltà. Non ci sarà accanimento. Si è consapevoli che spesso, dietro a questo fenomeno, si nasconde un racket di sfruttamento che andrebbe debellato con azioni volte a favorire l’integrazione sociale». Voto di astensione per Stefano Bazzana (Pd) che ha precisato: «Questo strumento non è efficace e rischia il profilo di illegittimità ed è quindi passibile di ricorsi – ha spiegato-; a Gussago non abbiamo elementi riconducibili a situazioni di reato». Di tutt’altro avviso il gruppo consiliare Quarena Sindaco, che ha votato a favore del provvedimento. «A differenza di quanto detto dal sindaco Coccoli – afferma Quarena – ritengo che queste 650 firme abbiano contribuito ad accelerare il processo. L’intero gruppo di maggioranza di Gussago Insieme ha votato a favore, segnale che il livello di malcontento dei cittadini pressati da parcheggiatori abusivi e mendicanti molesti era davvero alto. Siamo soddisfatti per l’accoglimento di questa modifica».
Federico Bernardelli Curuz

Fonte: Giornale di Brescia

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