
Un minuscolo villaggio a 650 metri di altitudine, tra i boschi che segnano il confine Gussago-Brione guarda alla Persia e pertanto all’Iran, per antichissima cristiana devozione. E proprio nei giorni in cui viene celebrata dal mondo la distensione tra l’Iran e i paesi occidentali, Riviere, quel piccolo centro, appunto, espone le reliquie dei due Santi persiani che qui costituiscono oggetto di culto e che, secondo la tradizione, preservavano il nostro territorio dalla siccità e aiutavano nella crescita i bambini gracili. Un ponte ideale di pace, prosperità, fraternità. Subito, dai loro nomi, ti sembra di scorgere gli ori della Persia. Sono i Santi Abdon e Sennen ai quali la parrocchia di Civine di Gussago, che si occupa della cura delle anime di Riviere, appartenente al territorio di Brione, dedica quattro giorni di celebrazione, a partire da domenica 26 luglio.
«La loro Passio, leggendaria, racconta di come fossero due principi persiani del III-IV secolo che, sorpresi a seppellire dei cristiani, furono imprigionati dall’imperatore Decio – dice il professore Vittorio Nichilo, che alla cappella barocca di Riviere e al culto dei due santi, ha dedicato un saggio in Brixia Sacra -. Trasportati a Roma, rifiutano di sacrificare agli dei pagani e sono condannati a morire divorati da belve che però non li azzannano. Saranno decapitati da gladiatori e, dopo un’esposizione per tre giorni al tempio del sole, nascosti dal diacono Quirino nella propria casa, per poi, tramite passaggi successivi, ai tempi di Costantino essere inumati al cimitero del Ponziano. Tramite tutta una serie di vicende, vennero sepolti in San Marco al Campidoglio a Roma. Nel 1474 il cardinal Marco Barbo, patriarca di Aquileia e titolare della basilica romana, depone le reliquie di San Marco papa e di Abdon e Sennen nell’arca di granito sopra l’altar maggiore. San Marco al Campidoglio ed i due martiri sono poi ricordati nelle guide a partire dal XVI-XVII secolo».
Dopo l’intervento del cardinal Querini, continua Nichilo, «la riscoperta moderna dei due Santi si deve a mons. Domenico Bartolini, componente della Commissione pontificia di archeologia, che nel 1844 ritrova le reliquie e pubblica nel 1859 gli atti della Passione degli illustri Santi Martiri Persiani Abdon e Sennen illustrati colla storia e coi monumenti». Riviere si lega ai cristiani della Persia grazie alla presenza delle reliquie dei due principi nella chiesa di Civine di Gussago. E, tra i colli, verso la fine del ’700, Francesco Botti, possidente ordina la realizzazione di un edificio votivo dedicato a loro. L’edificio sorge nei pressi della «pozza dei santi» che, secondo quanto narrano gli anziani, non si sarebbe mai prosciugata.
Federico Bernardelli Curuz
Un programma intenso tra liturgia e divertimento
La festa dedicata ad Abdon e a Sennen inizia domenica 26 luglio. Alle 17 le reliquie saranno portate in processione nei cortili della contrada Riviere. Quindi il parroco, don Angelo Gozio, celebrerà la messa nella settecentesca cappella montana, con musiche suonate dalla banda di Adro. Al termine, mastello con l’anguria fresca. Lunedì 27 luglio, alle 20, nuova celebrazione liturgica e, alle 21, inizio del torneo di briscola. Martedì 28 luglio alle 20 preghiera e breve riflessione spirituale, nel cortile nord dei Botti, prima di dare avvio, alle 20:15, ai giochi dei ragazzi con i genitori e alla prosecuzione del torneo di briscola. Alle 21:30, rinfresco. Mercoledì 29 alle 20 Messa alla Cappella dei Santi e alle 21 tombolata popolare, condotta da Emy Palini, sotto il portico sud dei Botti.
Per approfondire:
– consulta il programma completo della Festa dei Santi Abdon e Sennen 2015